Eurhybia è una parte di terra situata, a quanto pare, nella zona di Francia conosciuta come Normandia; questo ciò che si può pensare osservando il retro della copertina di questo disco.
Il gruppo francese è stato recentemente al centro di una piccola polemica tra i redattori della rivista Harmonie ed il produttore del disco Francio Décamps, accusato di un lavoro tutt'altro che professionale. Colui che scrive non ha le conoscenze tecniche adeguate per giudicare il lavoro svolto dal tastierista degli Ange, ma può solo dire che il risultato che chiunque può apprezzare è tutt'altro che spiacevole ed approssimativo. Affannandomi a trovare dei riferimenti o delle somiglianze nella musica degli Eurhybia (troppo labili quelle sbandierate coi Kansas) sono stato aiutato dalla definizione di una fanzine olandese: essa non è altro (si fa per dire...) che una modernizzazione ed uno snellimento del sound dei Nuova Era. Non che sia necessariamente un miglioramento o una cosa fatta consapevolmente, comunque; ed in ogni caso gli amanti del prog pomposo troverebbero pane per i propri denti in pezzi come "Tightrope walker", "Nightmare" ed il conclusivo strumentale "House of cards". Ben più veloce ed agile il pezzo guida dell'album "Peace of mind". Il copione a questo punto vorrebbe che dicessi "disco consigliato a tutti" ma, d'altronde, non lo sono tutti i dischi recensiti su Arlequins?