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ELECTRIC CHAIR In leaf Autoprod./Poseidon 2006 JAP

Da un nome così il minimo che ci si potrebbe aspettare è una valanga di suoni metallici, turbinanti e violenti, allora ecco che colloco il CD nel lettore, mi accomodo su una sedia, quella del salone che spero non si trasformi in quella del moniker e aspetto la sciagura. Con mio grande sorpresa mi ritrovo invece in un mondo fatto di paraventi di cartone, ventagli, zoccoli di legno, kimono e volti bianchi con sottili labbra vermiglie disegnate da una mano maliziosa. In effetti la formazione di questa band è composta da una serie di mandolini e chitarre acustiche che tratteggiano melodie graziose che ricordano in parte i suoni della tradizione giapponese, anche se il mandolino non è di certo un koto! Se comunque le prime tracce sembrano il sottofondo ideale per le danze di intrattenimento di una geiko, con l'andare dei minuti ci accorgiamo che ai motivi tradizionali giapponesi si affiancano persino delle vaghe influenze blues e folk americane. Non sempre le corde degli strumenti vengono pizzicate con gentilezza: in tracce come "Hikifune" i musicisti si compiacciono quasi di strapparle in maniera ossessiva e forse anche fastidiosa. Ma il tenore complessivo dell'album è delicato come una cascata di petali di fiori di ciliegio, i suoni sono rarefatti, solleticanti e graziosi. A volte usciamo dal contesto orientale per avventurarci in tracce, sempre delicate ma dai contorni più classici per le nostre orecchie. Si tratta di pezzi minimali che spesso indugiano su qualche piccola ossessione sonora, su stimoli ipnotizzanti ma che altre volte appaiono struggenti e lirici. E' strano a dirsi, ma facendo il conto dei musicisti che danno vita a questo progetto ritroviamo ne registriamo un totale di dodici, più un ospite quando in realtà, ascoltando questo album, l'impressione è che non suonino mai più di tre o quattro persone alla volta. Tutti i temi musicali sono stati composti da Naito Masaiko, una persona che sicuramente ha uno spirito romantico e gentile: altro che sedie elettriche! Il gruppo si è formato nel 1994 e si trova con questo al suo secondo album, un'opera senza dubbio particolare, fatta essenzialmente di suoni fragili e fragranze sofisticate.

 

Jessica Attene

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