Se in un disco di Progressive cercate atmosfere molto 70s, se non solo amate il pop italiano dell'epoca ma lo considerate uno dei momenti più alti (o addirittura il più alto) dell'espressività musicale, se infine amate gruppi di culto quali Corte Dei Miracoli; Alphataurus o anche PFM... questo è un CD da far vostro senza troppi indugi. Le FOGLIE DI VETRO (nome mutuato da un verso de "Il giardino del mago" del Banco) provengono dalla Romagna e sono già stati ospiti di queste pagine in occasione del loro primo e unico demo-tape, il quale già ne evidenziava le peculiarità tali a come le ritroviamo qui, all'esordio su supporto digitale. Ben poco in effetti è cambiato rispetto a quel demo: ci sono dei brani in più, ovviamente, ma quei quattro in comune vengono qui riproposti tali e quali, tranne qualche piccolezza ("Fumo e odori di morte" che diventa "Io... partirò", ma senza mutare il testo). Curiosamente i brani vecchi possono essere distinti da quelli di più nuova composizione andando ad analizzare i testi: i primi presentano delle liriche che raccontano delle storie, non lesinando su analogie ed immagini retoriche, mentre i secondi sono più introspettivi e parlano, per così dire, per immagini. Anche musicalmente sono in qualche modo identificabili questi due periodi compositivi, anche se in modo meno netto, dato che si passa da composizioni in forma di canzone (ma non intendo lo schema strofa/rit./strofa), ad altri più maturi che vedono un coinvolgimento più diretto e creativo della strumentazione... nella quale fra l'altro la chitarra ha un ruolo predominante. Rimane molto bella comunque la già citata "Io... partirò", mentre tra i brani non presenti nel demo spicca il brano eponimo, dal testo ridotto all'osso. Si tratta in definitiva di un CD in punta di piedi, mai sopra le righe, frutto di una passione per un certo modo di concepire la musica che farà felici, come detto, gli amanti di atmosfere ancorate ai periodi dei Festival Pop e dell'epoca d'oro del Prog nostrano.