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FACADE Fade Dreg 1996 USA

Nell'ambito dei mille gruppi sconosciuti americani questi Facade non sono malaccio. Peccato che non si tratti di un vero e proprio gruppo ma del progetto solista di Steve Lehrfeld, coadiuvato da due vocalist ma ci si accorge della cosa solo se andiamo a leggere le scarne note del foglietto intemo. La musica dei Facade oscilla costantemente tra un prog vagamente marillioniano, con poche tastiere e senza grossi soli di chitarra perņ, ed un rock dalle atmosfere cupe e pesanti. Vengono in mente i Mentaur... ma anche quelli che, credo, dovrebbero essere gli ispiratori comuni di entrambi questi gruppi, ovvero i Rush... senza dimenticare che i Facade sono americani e l'influenza del rock AOR č certamente grande. Il disco si barcamena dunque per un bel po' di minuti con brevi composizioni tutte pił o meno uguali l'una all'altra, fino alla seconda parte cel CD che contiene le cose pił interessanti, prima fra tutti la bella "Slipping", dall'avvio possente e maestoso in stile Pallas. Poco pił in lą c'č la mini-suite "Oceans", divisa in 4 movimenti, in cui la somiglianzą coi Metallica č davvero paurosa. Chiude il disco la lenta, e proprio per questo atipica (ma bella), "Done before it's over". Un album discreto, dunque, migliore di altri scovati nei meandri degli oltre 50 stati americani, anche se non imperdibile, evidentemente.

 

Alberto Nucci

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