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NILTON GAPPO Secret gardens MV Studio/Rovck Symphony 1999 BRA

Innanzi tutto sottolineiamo che il Sig. Gappo in quest'album fa praticamente tutto. Già questo merita una lode perché gli strumenti sono assemblati in modo impeccabile. Le doti, indiscusse, di compositore gli permettono grande intensità e quindi ad avere un forte senso interpretativo delle proprie idee. Anche la musica ci porta molte sensazioni e molte sfumature che vanno dal progressive sinfonico dei 70' ad atmosfere più introspettive, quasi misteriose. Interamente strumentale questo giardino racchiude un susseguirsi di cambi dove lo strumento si erge ad interprete del momento ma senza protagonismi inutili. Alcuni riferimenti a King Crimson e Genesis sono di dovere, ma come già detto a propria interpretazione. Anche il fatto di procedere senza parti vocali non stanca perché i ritmi si muovono in simbiosi d'umore alle articolazioni di chitarra creando sonorità sempre diverse. In casi come questo il fascino giunge dal pensiero di poter ascoltare l'intera anima di un uomo. I suoi pensieri ed emozioni scaturite dalla sua concezione della sinfonia. Il poter esprimersi attraverso molti strumenti significa conoscere l'essenza di ogni uno di loro e mediante questo trasporto aprirsi in qualcosa di indissolubile. L'opera è dunque affascinante e di qualità superiore alla media caotica delle uscite discografiche. Inoltre sappiate che costui non è certo un ragazzino ed è conscio delle proprie realtà.

 

Gerald Crich

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