Home
 
GROOVECTOR Ultramarine Mellow 2000 FIN

Non c'è bisogno di molte cose per fare un buon disco di Prog, né c'è bisogno di bombardare l'ascoltatore di suoni ridondanti, apocalittici, che ti riempiono le casse dello stereo. I finlandesi Groovector con questo piacevolissimo dischettino ce lo dimostrano, mettendoci a disposizione un Prog che, come primo termine di paragone, mi fanno venire in mente immediatamente i Rousseau, dato il ruolo predominante che rivestono flauto e tastiere, il carattere delicatamente canteburyano (stile primi Camel) e l'assenza del cantato che, mai come in questo caso, non provoca alcuna nostalgia. Il cd include 7 brani di durata piuttosto elevata che culminano nei 16 minuti della conclusiva "Elegie"; la musica è in costante equilibrio tra melodia e intricatezza, ove la seconda non esclude la prima. Come detto il flauto è lo strumento che ha il ruolo predominante, essendo posto in primo piano lungo praticamente tutto l'arco dei 64 minuti dell'album; certo il disco può risultare noioso se cercate atmosfere d'effetto, larghe aperture di Mellotron o simili, assoli mozzafiato... in pratica vi dovrete accontentare di Prog delicato, quasi soffuso ancorché vivace, in cui sembra che i musicisti siano i primi a divertirsi, piuttosto che pensare innanzi tutto ad offrire un prodotto commerciabile.

 

Alberto Nucci

Collegamenti ad altre recensioni

GROOVECTOR Enigmatic elements 2003 
GROOVECTOR Darklubing at Tavastia 2005 

Italian
English