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GURTH Tormentes Mals 2008 SPA

I Gurth si presentano al loro esordio discografico con “Tormentes”, un disco pieno di sostanza e di cuore. Il gruppo spagnolo punta sulla rivisitazione di sonorità tipiche degli anni Settanta, tra il progressive e la fusion, attraverso l'elaborazione di uno stile incisivo e originale e di una tecnica strumentale di tutto rispetto. Gruppo aperto al contributo di musicisti esterni, i Gurth possono avvalersi dell'apporto di una solida sezione ritmica e di una sezione di chitarre - ben tre, di cui una sintetizzata - alla quale è demandato il compito di dare consistenza e personalità alle composizioni.
La musica scorre con leggerezza lungo le undici tracce che compongono il disco: dalla pirotecnica “Cami Sonor” alla raffinata “Cose Que Passen” fino alla movimentatissima “Tormentes De Diners Amb Fang” e alla stupenda “El Patufet Va Amb Vespa”, a mio parere il brano più meritevole di tutto il lotto, che sembra riecheggiare certe atmosfere care ad Al Di Meola.
Altro brano degno di nota è “Les Oliveres D'En Joan”, caratterizzato da un gran lavoro delle percussioni che assecondano il susseguirsi incessante degli spunti chitarristici. Ma al di là di ogni considerazione sui singoli brani, è l'ispirazione complessiva che percorre tutto il lavoro ad impressionare favorevolmente: ispirazione riferibile alla fusion più marcatamente chitarristica, quale quella prodotta, ad esempio, dalla Mahavishnu Orchestra. L'ottima cifra tecnica espressa dai musicisti non rimane fine a se stessa, ma si combina proficuamente con la loro sensibilità interpretativa e con un tocco di humour, cosa che non guasta per niente.
Ritornando sui brani, mi piace ricordare anche il curioso brano finale, una specie di ninna nanna per clarinetto e chitarre, e soprattutto l'ottimo brano “Truita de Tortuga”, fondamentalmente frippiano, con breve inserto cantato. E, a proposito di parti cantate, queste hanno indubbiamente un rilievo secondario rispetto a quelle strumentali, forse anche perchè i mezzi vocali a disposizione non sembrano essere all'altezza delle tecnica strumentale sfoggiata dalla band in questo lavoro. In sostanza, credo di poter dire che le parti vocali, pur dignitosissime, sono assolutamente migliorabili. Ma questo particolare non incide sulle sensazioni positive che l'ascolto di questo disco trasmette.

 

Antonio Mossa

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