Home
 
GRIMALKIN The driftllig sailer Musea 1996 ITA

I GRIMALKIN conoscono bene il significato di pazienza. E' dal 1990, forse anche da prima, che calcano la scena progressiva, e chissà quanta acqua avranno visto scorrere sotto i ponti, e quanti gruppi nascere e poi scomparire, fagocitati da un mercato troppo saturo o dalla loro stessa voglia di avere tutto e subito. Loro, invece, hanno saputo aspettare. Lo abbiano fatto volontariamente o meno, ciò ha permesso a questi ragazzi napoletani di giungere all'esordio forti di una maturità non comune per l'ambiente progressivo italiano. E il risultato indubbiamente lo si sente: "The drifting sailer" è difatti un disco ottimo. Tra echi di chitarre lontane, sintetizzatori spaziali, momenti cantati centellinati con mano sapiente, in esso si attraversa un percorso musicale eterogeneo e variegato, fatto di rock romantico, sprazzi di new progressive, frammenti sinfonici di pregevole fattura, brevi incursioni nella psichedelia e nell'elettronica. Il tutto è comunque collegato da un unico filo conduttore, rintracciabile nella passione dei GRIMALKIN per il fantastico e la fantascienza; elementi questi che finiscono col condizionare, oltre ovviamente all'aspetto concettuale, anche l'intera filosofia musicale del gruppo, sovente lanciato nella ricerca di atmosfere che riescano a ricreare le desiderate immagini mentali. Che facendo questo si finisca con il tendere naturalmente verso miscele care a Pink Floyd o Eloy è quasi inevitabile, anche se il prendere il paragone alla lettera sarebbe sicuramente fuorviante. A rendere il confronto ulteriormente attendibile, sebbene come già detto non decisivo, interviene inoltre una chitarra molto spesso protagonista, magistralmente imbracciata da un Giancarlo Apice che dimostra di sapersi destreggiare disinvoltamente sia nei momenti più virtuosi che nelle pause più riflessive. Un ulteriore punto a favore di un disco che, pur senza assurgere allo status di capolavoro, contribuisce a rinnovare la fiducia nei confronti del mercato progressivo.

 

Riccardo Maranghi

Italian
English