Dopo un notevole periodo di silenzio, dato che il loro disco d'esordio uscì nel 1996, i fans del Prog metal gioiranno di vedere che la band del chitarrista-cantante Pierre St. Jean sono ancora in giro. La loro musica è difficile da inquadrare con esattezza ma, dopo vari minuti d'ascolto il nome dei connazionali Rush (che sforzo di fantasia eh...?) viene prepotentemente alla ribalta, assieme a quello dei King's X e degli Yes. Allora... cosa c'è di eccezionale in questo disco? C'è che gli Heaven's Cry riescono a proporre un tale miscuglio con tre chitarristi e nessuna tastiera, anche se non siamo certo di fronte ai nuovi Iron Maiden o comunque a un gruppo di puro heavy metal (ma ne esistono ancora?), anche perché il terzo chitarrista usa una chitarra classica che viene utilizzata in uno stile flamenco, cosa che contribuisce a dare un sapore particolare alla musica del gruppo. Questo in effetti aggiunge non poca originalità al comunque robusto impianto Progressive-metal delle 11 canzoni del CD, fornendo un supporto ideale per le altre due chitarre. Interessante anche il cantato a due voci che aggiunge varietà ad una proposta che comunque va consigliato unicamente a chi fa del Prog metal il proprio pane quotidiano. Un album non pretenzioso comunque, senza pretese o toni apocalittici ma teso unicamente a fornire 51 minuti di musica da ascolto.