Per ciò che riguarda gli HORUS, le brevi note riportate nel libro "Il ritorno del pop italiano" ci dicono che il gruppo era torinese e che, pur essendo l'unico 45 giri pubblicato molto valido, sono passati inosservati poiché la loro musica ricorda troppo (in peggio, a quanto si intuisce) quella della CORTE DEI MIRACOLI. Personalmente dissento da questo giudizio perché, pur accettando la somiglianza, quel che mi è dato ora di ascoltare degli HORUS mi pare potenzialmente alla pari dell'album del gruppo succitato. Il CD in oggetto contiene 6 canzoni, per un totale di 30 minuti, registrate nel 1978. A parte i due pezzi del 45 giri (buoni) ci presenta altri brani interessanti di tardo Prog, ovvero un buon Prog anni 70 senza però molti condizionamenti politico/filosofici tipici di quegli anni. Pezzi tirati ed ispirati come "Il bosco" o "Danzatore cosmico" ci fanno rimpiangere che il gruppo non abbia avuto a suo tempo la chance di registrare qualcosa con mezzi migliori di quelli qui impiegati e di poter esternare la propria ispirazione con un vero album.