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HINN ÍSLENZKI ÞURSAFLOKKUR (og Caput) Í höllinni á þorra 2008 (CD+DVD) Sena 2008 ISL

Le nuove generazioni sono forse abituate a pensare all’Islanda come alla patria dei Sigur Rós e del cosiddetto post rock ma questa terra, proprio come altri paesi nordici, ha la propria tradizione Progressive Rock, come dimostrano gli Hinn Íslenzki Þursaflokkur, altrimenti conosciuti come Þursaflokkurinn. Questa band, come testimoniato dal grosso dispendio di risorse per la realizzazione di questo lussuoso cofanetto e per l’organizzazione del concerto della loro reunion (qui documentato), in occasione del trentesimo anniversario dall’uscita del loro esordio discografico, gode di una certa popolarità e stima in patria alla quale non corrisponde però una risonanza a livello internazionale altrettanto grande. Forse sarà per il loro nome difficile, che dà tanti problemi a noi stranieri anche per la presenza di quella strana letterina che deriva dalle antiche rune, chiamata Thorn, che si pronuncia th e proprio così a volte viene traslitterata, generando una variante del nome stesso del gruppo che è appunto Thursaflokkurinn… E’ anche vero che la band non si è mai impegnata più di tanto per uscire dalla propria terra fredda ed inospitale, dal momento che tutti i loro album, ristampati tra l’altro di recente in uno splendido e lussuoso box-set, si trovano soltanto in Islanda e possono essere ordinati solo su siti islandesi, a prezzi islandesi ovviamente e cioè molto alti. Lo stesso corposissimo booklet che correda questo CD e DVD è esclusivamente in islandese, lingua che al mondo viene parlata da poco più di 300.000 persone… Per fortuna che la musica è un linguaggio internazionale e quella bellissima dei giganti islandesi della montagna (questo significa il loro nome) è incredibilmente accattivante ed avvincente.
Il gruppo fece il suo primo concerto a Reykjavik nel 1978 e si sciolse nel 1982 lasciandoci tre album in studio e uno dal vivo, più un quarto album inedito che può essere reperito nel box-set al quale ho accennato prima. Il leader e cantante Egill Ólafsson ha continuato a scrivere musica per il teatro e per la danza. Dopo trenta anni il gruppo ha deciso di rimettersi insieme, nella formazione originale e completa del primo album, per celebrare il proprio anniversario. Purtroppo manca Karl Sighvatsson, il musicista che dal secondo album suonava l’organo Hammond, morto nel 1991 e qui sostituito da Eyþór Gunnarsson.
Per l’occasione il gruppo si è affiliato ad una vera e propria orchestra di musica da camera, la Caput, raggiungendo così un organico di 30 musicisti. Il risultato di questo connubio lo potete assaporare in quest’opera che ritrae l’esibizione tenutasi il 23 Febbraio del 2008 al Laugardalshöllin di Reykjavik. Il DVD contiene l’intero concerto mentre il CD è un estratto di 16 delle 22 canzoni eseguite in questa occasione. Le canzoni sono equamente prese da tutti e tre gli album in studio e seguono grossomodo un ordine temporale, con le prime tracce provenienti dal primo LP e così via (con qualche eccezione, visto che la proprio la traccia di apertura appartiene al terzo album in studio). A completamento vi sono poche tracce prese dai lavori teatrali di Ólafsson con l’intervento anche di una popolare cantante islandese Ragnheiður Gröndal che però esegue una versione alternativa di “Gegnum holt og hæðir”, canzone presente in origine sul terzo album in studio. Va segnalato inoltre che il DVD presenta una meravigliosa bonus e cioè una lunga medley, “Þursasía”, delle canzoni dei Thursaflokkurinn eseguita interamente in versione orchestrale. Non ho accennato ancora alla musica della band che è qualcosa di meravigliosamente sinfonico ed anche un tantino eccentrico, che mette insieme antiche melodie tradizionali, elementi di musica sacra ed un variopinto prog à la Gentle Giant. L’intervento dell’orchestra arricchisce notevolmente la dinamica e la timbrica dei pezzi, senza alterarne la matrice prog folk. Bisogna poi dire che tutti i Thursaflokkurinn sono in splendida forma, non dando per niente quella scialba idea di rockstar stanche ed attempate che spesso viene suscitata dal ritorno delle vecchie glorie del passato. Il sobrio abbigliamento nero, il portamento sul palco e persino la testa calva di Ólafsson danno un’impressione molto professionale e dignitosa. La sensazione, rafforzata anche dalla visione della grandissima sala gremita, è quella di un evento importante ed irripetibile e la musica è semplicemente strepitosa e se possibile persino più bella e maestosa di quella che ricordavo dall’ascolto degli album originali.
Il DVD è splendidamente realizzato, con inquadrature dinamiche che rendono la visione molto confortevole. E comunque è uno spettacolo vedere tutti questi musicisti in azione e vi assicuro che io stessa trovo impossibile fare a meno di guardare la faccia di Ólafsson mentre canta la buffa “Einsetumaður einu sinni”. In conclusione questo album, non economico né facile da reperire, ma splendido nella sua realizzazione sotto ogni particolare, è consigliatissimo sia a quelli che non hanno mai ascoltato questa band, offrendo una panoramica ampia ed esaustiva della sua musica, sia a quelli che hanno già confidenza con i Thursaflokkurinn che ameranno quest’opera alla follia.



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Jessica Attene

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