Home
 
HAIKARA Iso lintu Satsanga Records 1975 (Rocket Records 2013) FIN

Arriva finalmente la ristampa in cd del terzo album degli Haikara, pubblicato originariamente nel 1975. Si tratta sicuramente del lavoro più debole della grande band finlandese, soppiantato dalla fama e dalla qualità dei precedenti gioielli (che, tra l’altro, erano caratterizzati anche da copertine ben più avvincenti, con disegni surreali ed inquietanti). Riascoltando oggi con maggiore attenzione “Iso lintu” si possono però trovare non pochi spunti di interesse. Se, in generale, è inevitabile notare delle semplificazioni nella struttura dei brani, tutti di breve durata e a volte decisamente orecchiabili e radiofonici, il lato A del disco originale risulta comunque l’ennesima dimostrazione delle straordinarie capacità compositive di Vesa Lattunenen. Già i primi due pezzi, “Hotellinainen” e “Kuinka Ollakaan”, pur nella loro brevità, sono costruiti in maniera tutt’altro che banale, con quegli incroci strumentali magistrali che avevano impregnato “Haikara” e “Geafar”, tra trame elettroacustiche ed una grande vivacità ritmica. Ma è con “Romanssi – sarjasta Kuutamo” che si toccano vertici qualitativi strabilianti. Si tratta, infatti, di una sezione di una suite romantico-sinfonica, che purtroppo non ha mai visto la luce nella sua interezza. Un compendio magnifico di come si possa unire rock e musica classica, grazie a melodie straordinarie ed un lavoro strumentale ineccepibile. La beatlesiana “2+2=5” concludeva la prima facciata, che, purtroppo, è in netto contrasto con la seconda, nella quale emergono invece pretese di commerciabilità con canzoncine più semplici e dirette, con tanto di ritornelli spensierati. Da salvare solo la strumentale “Für Hanna” e la parte iniziale della malinconica “Aamu”. Insomma, colpi di classe in questo disco ce n’erano, anche se indubbiamente resta un abisso qualitativo rispetto alla restante produzione degli Haikara. A rendere appetibile questa ristampa, oltre all’amore per la band e al completiamo, c’è però un’altra chicca particolarmente interessante. Come bonus tracks, infatti, troviamo i brani che andavano a formare l’EP “Lauluja Dylanita”, uscito nel 1979 a nome Vesa Lattunen & Company. Si trattava di un mini-album contenente quattro cover di composizioni famose di Bob Dylan (“Mighty Quinn”, “Alla long the watchtower”, “North country blues” e “When the ship comes in”), con la particolarità di essere cantate in finlandese, alle quali è aggiunto, per l’occasione, anche il singolo intitolato “Janne” pubblicato l’anno successivo. Sicuramente un lavoro curioso che i seguaci del compianto musicista finlandese ascolteranno con piacere. Insomma, è pur vero che la musica contenuta in questo cd risulta alla fine abbastanza distante dalle lunghe cavalcate che miscelavano rock, folk, psichedelia e musica classica presenti nei primi due album degli Haikara, ma i motivi di interesse per accaparrarselo non mancano affatto!


Bookmark and Share

 

Peppe Di Spirito

Collegamenti ad altre recensioni

HAIKARA Tuhkamaa 2001 

Italian
English