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IT Order through chaos Mellow 1994 USA

Disco strano questo degli americani IT, prima di tutto perché sfuggito alle attente labels a stelle e strisce e pubblicato da un'etichetta nostrana; secondariamente per la musica in esso contenuta. Diciamo innanzi tutto che non voglio farvi credere che stia parlando di un capolavoro assoluto del Progressive mondiale. Quello in oggetto è però un ottimo album dagli stili piuttosto vari, molto creativo ed in cui i riferimenti diretti sono piuttosto ardui da individuare. Possiamo intuire, come riferimento di fondo, come base su sui si muove la band per costruire la propria musica, una passione giovanile per i KING CRIMSON ed i KANSAS, ma questa non sfocia mai in una mera emulazione. Le 7 canzoni (più un prologo ed un epilogo, entrambi acustici) di questo che sembra essere un concept album, pur conservando la complessità tipica del buon Progressive, manca della cerebralità sperimentale del primo dei gruppi summenzionati. Le molte variazioni d'atmosfera che si susseguono anche nello stesso pezzo sono figlie piuttosto di una certa concettualità, seguendo la quale il gruppo passa nel giro di pochi secondi da momenti acustici a flash più tirati stile primi DEEP PURPLE, per poi tornare improvvisamente ad un incedere più cauto, costruendo atmosfere misteriose e mistiche. Il gruppo ruota attorno alle figure di Scott Munson e Todd Freeman, entrambi polistrumentisti, attorno ai quali si alternano vari musicisti, per uno o più pezzi. Menzioni particolari per qualche pezzo è un po' difficile farne, data la struttura camaleontica attraverso cui si dipanano le varie composizioni, un po' a ricordare le molteplici forme attraverso cui si mostrava il clown assassino del romanzo di Stephen King da cui il gruppo ha tratto il nome; è bello però perdersi nel sitar che introduce ed accompagna la lucida follia di "Spatial parameters", o nei 18 minuti della oscura "Fictition", o ancora nel violino di "A time and piace". Una produzione tra le più interessanti tra le ultime della Mellow, dunque; una proposta da scoprire momento dopo momento, ascolto dopo ascolto. A me piace riascoltare questo CD per individuare ogni volta nuovi passaggi che mi erano sfuggiti nei precedenti passaggi nel mio lettore; non posso che consigliare anche a voi tutti questa pratica. Ultima notazione per l'inquietante ed evocativa copertina, apparentemente più adatta ad un disco di new age.

 

Alberto Nucci

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