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INCANDESCENT SKY Four Faradays in a cage Incandescent Sky/It's Twilight Time 2010 USA

Un altro gruppo dello sterminato sottobosco musicale americano, gli Incandescent Sky sono pressoché sconosciuti dalle nostre parti anche se ormai incidono musica da un po’ di anni, il primo loro disco autoprodotto “Radiate” risale al 2001 (è scaricabile liberamente dal loro sito), insomma, le tipiche care vecchie storie underground in cui validi musicisti portano avanti il loro discorso artistico senza dare alcun peso al raggiungimento di una relativa ed effimera celebrità. Dispiace però che l’uscita di “Four Faradays In A Cage” sia lontana di tre anni dalla sua realizzazione, infatti il disco è stato registrato nel settembre 2007, il contenuto ad alto tasso psichedelico di questo cd avrebbe quindi meritato un ascolto più contemporaneo alla sua registrazione… il ritardo è comunque comprensibile visto che gli Incandescent Sky si sono presto sciolti dopo la realizzazione di “Four Faradays In A Cage” per perseguire altri interessi, fortunatamente dopo tre anni il gruppo ha però deciso di riunirsi, anche grazie alla consapevolezza delle proprie capacità: gli Incandescent Sky sono sostanzialmente una jam band proveniente da Providence, Rhode Island, il cui principale obiettivo è quello di trasmettere all’ascoltatore vibrazioni positive ed elevarlo al di sopra dalle consuete percezioni terrene e materialistiche della nostra società. L’attitudine musicale della band è puramente improvvisativa con un’identità fortemente radicata nella psichedelica come nel progressive rock, l’estetica musicale è piuttosto crepuscolare, gli umori settembrini ed autunnali si percepiscono pienamente, ed evocatrice di spazi naturali incontaminati e di una sincera sensibilità ambient. Dal suono profondo e penetrante della chitarra dell’ottimo Don Sullivan percepiamo chiaramente l’influenza di Robert Fripp e David Gilmour, anche se certi legami crimsoniani sembrano meno dichiarati che in passato, non c’è più il chapman stick come nei precedenti cd, le sonorità si sono fatte ancora più tribali ed eteree, tanto da farci pensare ad un vero e proprio happening psichedelico moderno che non disdegna atmosfere vicine anche alla new-wave e guarda apertamente alle eplorazioni kraut più free (Amon Duul e Can). Comunque nulla di particolarmente ostico, la radicalità d’intenti degli Incandescent Sky sta nella ricerca di una propria purezza espressiva piuttosto che nello sperimentalismo più oltranzista. Con esiti alterni ma sempre di buona fattura, direi che lo scopo è stato raggiunto: “Four Faradays In A Cage” è un disco che cresce ascolto dopo ascolto, riserva diversi momenti emotivamente assai impressionanti e riesce a farci volare lontano con la mente e l’immaginazione…


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Giovanni Carta

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