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INFINITY Infinity Syn-Phonic 1996 USA

C'era una volta, in America, una band chiamata Truth: a cavallo del 1970 essa si guadagnò una buona reputazione e un discreto successo commerciale. Successivamente, visto l'avanzare del Progressive rock, essa provò ad eseguire in concerto alcuni brani degli Yes ("Starship trooper" e "Perpetual change") per poi orientarsi verso la composizione di brani originali in questo stile, mutando contemporaneamente nome in Infinity. Erano quasi terminati gli anni '70, nel frattempo, e vari mutamenti di formazione e lo scemato interesse per questo genere musicale fece si che questo progetto musicale non arrivasse mai a buon fine. La band effettuò varie reunion nel corso degli anni durante le quali registrò a più riprese il proprio materiale, fino ai giorni nostri in cui troviamo finalmente tutto questo materiale raggruppato in un CD. Si traila dell'ennesima storia sfortunata di cui sono pieni gli annali del nostro genere musicale preferito. Quel ch'è certo è che possiamo anche ignorare questa storia e gustarci questi 12 brani dallo stile, non c'è bisogno di dirlo, abbastanza influenzato dagli Yes; a dire il vero la somiglianza maggiore la troviamo nei connazionali Surprise, di cui però non viene ripetuta la freschezza e la luminosità delle musiche. Solo a tratti, in effetto, riusciamo ad entusiasmarci; la maggior parte dei brani presenta invece un impasto di voci appena supportato da una struttura musicale appena complessa ma anche piuttosto anonima. In definitiva si tratta di un ripescaggio piuttosto interessante, consigliato a chi malvolentieri esula dal Prog sinfonico per i suoi acquisti.

 

Alberto Nucci

Collegamenti ad altre recensioni

WARREN DALE The burden of duplicity 2004 

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