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JACK DUPON Empty full circulation autoprod. 2016 FRA

Jack ha messo finalmente la testa a posto!!! Nella presentazione di questo loro nuovo album “Empty Full Circulation” dichiara di essersi ispirato all’amore e allo sport e di aver concepito un album “Politically Correct” al fine di “accontentare le orecchie dei bambini di tutte le fedi e gli orientamenti sessuali. Dichiara inoltre di aver raggiunto il supremo suono della felicità grazie alla felice unione della batteria con il basso e di aver introdotto addirittura parti di bel canto, con adorabili ritornelli ossessivi da poter cantare vicino al camino.”
Penso che mai presentazione sia stata più adatta per descrivere un album o almeno credo…
Onestamente non conosco il francese e non vi posso confermare le buone intenzioni riguardanti i testi, ma per quanto concerne la musica forse posso dire la mia. Una cosa è certa, i ritornelli ossessivi non mancano, poi sul fatto che possano essere piacevoli da cantare vicino al camino dipende dalla personalità di ognuno di noi. Per quanto mi riguarda l’idea di canticchiare amabilmente le “canzoncine” di “Empty Full Circulation” vicino il camino in una fredda notte invernale con Jack è un’idea indubbiamente intrigante.
Parlando di bel canto ci sarebbe tanto da discutere ma, a prescindere da disquisizione di natura estetica, la voce è sicuramente uno dei valori aggiunti. Rassicuriamo quindi tutti gli amici di Jack: le urla, i borbottii, il suo modo di cantare canzonatorio, sguaiato ed irriverente alla Les Claypool non mancano nemmeno in questo album. La voce è estremamente poliedrica, divenendo spesso un vero e proprio strumento perfettamente incastonato nello schizofrenico contesto musicale propostoci da Jack.
Devo invece confermare il “supremo suono della felicità” raggiunto dal felice connubio tra basso e batteria. La sezione ritmica da sempre è stato un altro punto di forza, ma in questo album, grazie anche alla collaborazione del batterista Paul Sears (The Muffins) in un brano, è assolutamente travolgente con le sue ritmiche esasperate sempre in primo piano. Ritmiche sulle quali si ergono le due chitarre ora con riff assillanti, ora con linee melodiche stralunate un po’ alla Gong , ora con muri sonori di stampo Math Rock.
Rispetto al precedente album “Jésus l’aventurier” è meno criptico ed estremo, riprendendo più la via di “Demon Hardi” con un suono più d’impatto e viscerale che ti travolge con scariche di adrenalina grazie alla sua primitiva energia. Oltre ai già citati Primus, può ricordare gli Etron Fou per l’approccio quasi punk al RIO, Captain Beefheart per le evoluzione sghembe della melodia, qua e la sprazzi di Mr. Bungle e This Heat e ovviamente la presenza sempre ingombrante di Zappa. Tuttavia, al di là di ogni influenza, Jack ha la sua personalità ben contraddistinta che grazie a quella sfacciataggine che l’ha sempre caratterizzato, gli permette di creare una musica istintiva e viscerale, ma al tempo stesso complessa e intrigata.
In conclusione, la dichiarazione d’intenti sarà stata anche diversa dal solito, ma rimane il fatto che “Empty Full Circulation” è un disco di Jack in tutto e per tutto e probabilmente anche il migliore.



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Francesco Inglima

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