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KALO Spiral dreams Musea/Intermusic 2004 JAP

La musica di questo disco potrebbe essere il risultato di una session per la scrittura della colonna sonora di qualche anime d'ambientazione sci-fi/fantasy... in realtà, invece, si tratta dell'esordio dei Kalo, gruppazzo giapponese capitanato dal polistrumentista Masahiro Uemura, affiancato dagli sporadici interventi di una sezione ritmica "umana" (ovvero un tal Yan al basso e Koro Uemura alla batteria) e dalla solita graziosa voce femminile, Miori Naritomi, presente in tre brani del cd. E' piuttosto difficile pensare a qualcosa di più manieristico di "Spiral Dream", per quanto abbia impiegato tutto il suo talento (?), Masahiro Uemura non si è certo sforzato di andare oltre i classici stereotipi del rock sinfonico; fortunatamente ha avuto il buon gusto di curare discretamente le orchestrazioni dei brani ed imprimere all'intero disco una certa continuità e compattezza di contenuti, un pò come se ci trovassimo all'ascolto di un concept-album. Peccato che l'impressione generale sia sempre quella del deja-vu e di una certa artificiosità nel voler creare, con una certa pedanteria, atmosfere sofisticate e sognanti in un contesto melodico in bilico fra melodramma ed easy-listening. Magari "Spiral Dream" potrà avere i suoi estimatori, e sicuramente li avrà, il pericolo di addormentarsi dopo dieci minuti d'ascolto, però, non è affatto da sottovalutare.

 

Giovanni Carta

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