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KLOTET Det har aldrig hänt och kommer aldrig hända igen Musea 2010 SVE

I Klotet ci avevano positivamente conquistato con il loro precedente “En rak höger”, che si collocava alle radici del più genuino Progg svedese. Non so in realtà quanto questo secondo album sia “nuovo”, dal momento che la sua registrazione risale all’estate del 2008, prima quindi del debutto e in effetti il materiale qui contenuto, che raggiunge tra l’altro sì e no i 38 minuti di durata, appare molto grezzo e stilisticamente più essenziale. La formazione è sempre costituita da Milve Sofia Rydahl (organo, Rhodes, synth), Mikael Styrke (batteria), Pahl Sundstrom (chitarra) e da David Hallberg (basso) ma i suoni sono più scheletrici e le canzoni decisamente più dirette, a confermare l’impressione che questa musica rappresenti la forma ancestrale di quello che poi diverrà lo stile maturo e deciso che già conosciamo. Addirittura possiamo notare qualche tendenza che ci porta verso la musica new wave, anche se il sound è pur sempre vintage e screziato di psichedelia. Le canzoni sono meno fantasiose e movimentate, anche se sono pur sempre scorrevoli e godibili. La qualità sonora sembra abbastanza approssimativa ma tutto sommato non pregiudica l’ascolto dell’album che appare diretto ed energico. Molto carine sono le linee melodiche dei riff di chitarra che ricordano in un certo senso i Fruitcake, con le loro filastrocche sonore schematiche e saltellanti. A concludere il CD c’è persino una bonus track nascosta che compare dopo una breve pausa di silenzio, subito dopo il pezzo di chiusura. Tale traccia non aggiunge assolutamente niente all’album che ha un approccio disimpegnato ed un valore puramente complementare al buon “En rak höger”. Insomma, un’opera senza infamia e senza lode e, per citare il titolo, potremmo concludere che “non è mai successo e non succederà più”, come a dire: questo disco non sarebbe dovuto esistere… quindi facciamo finta di niente ed aspettiamo una vera nuova prova discografica che magari sia all’altezza o anche migliore dell’esordio.



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Jessica Attene

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KLOTET En rak höger 2008 

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