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KAOS MOON After the storm Kozak 1994 CAN

La neonata etichetta Kozak, dopo la ristampa dell'album dei Pollen, ha fatto ancora centro, stavolta con l'album d'esordio dei KAOS MOON. Il rock di questa band canadese è di quelli grintosi, ma con frequenti intermezzi ed una buona varietà di cambi dì tempo e situazione all'interno degli 8 brani, pur di durata non molto elevata (7'34" il picco). Il CD è piuttosto compatto, nel senso che manca il vero brano di punta che può risaltare in mezzo agli altri; è vero altresì che mancano cadute di gusto e di qualità. La musica scorre agevolmente, caratterizzata da una prevalenza di situazioni abbastanza ritmate, in parte mutuate stilisticamente dai connazionali Rush, pur senza raggiungere la loro durezza (né il loro livello musicale, evidentemente), in parte dagli insegnamenti del new Prog di stampo britannico, primi fra tutti i MARILLION, conservando però a tratti una certa melodicità alla CAMEL. Il risultato è piuttosto buono, anche se i paragoni di cui sopra potrebbero stimolare un po' troppo la vostra fantasia. La bella voce calda e melodica di Bernard Ouellette, il quale si esibisce anche alle tastiere, si pone spesso in risalto sulla musica della band, pur senza risultare invadente, tant'è vero che sono presenti due brani strumentali, uno dei quali, "Cross match", è davvero bello. Senza eccessivi timori, potete sicuramente permettervi di rischiare l'acquisto del CD.

 

Alberto Nucci

Collegamenti ad altre recensioni

KAOS MOON The Circle of madness 2004 

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