I tedeschi in fatto di prog metal ci sanno davvero fare! Questo "Fairytales" è veramente potente. Gli ingredienti ci sono tutti: batteria indiavolata (anche se basata su tempi piuttosto semplici: non sono i Dream Theater!), basso pulsante e onnipresente (soprattutto nelle tracce 3, 4 e 12, dove la ritmica è senz'altro più forzata), tastiere di sottofondo, chitarra effettata con riverbero a palla e cantante ugola d'oro con voce leggermente sofferta: il cliché è trito e ritrito però non mi va di bocciare questo gruppo perché le canzoni sembrano molto sentite dal gruppo e perché, pur essendo nello standard classico del progmetal, i suoni, soprattutto dell'organo e della chitarra, sembrano provenire da un altro pianeta, un mondo ipertecnologico dove l'elettronica ha la meglio su tutto. Se pensate alla distorted guitar segno indelebile dei fratelli Gardner (sì dai, i Magellan!), avete presente a cosa alludo. Sarà che io sono nel campo dell'elettronica, però pagherei per riuscire a far suonare le mie tastiere con quei timbri così corposi e nell'insieme ricercati. Volete un paragone alla lontana con qualche altro gruppo (per lo stile, non certo per i suoni!): i Vanden Plas dei tempi passati.