Finalmente disponibile dopo un lunghissimo tempo di gestazione questa ristampa Musea che ci permette di apprezzare l'unica opera di quella che è stata una delle migliori bands prodotte dalla Francia progressiva dei primi anni '80. Parlare di semplice ristampa è forse un po' improprio, visto che la scaletta del disco originale è completamente stravolta e soprattutto vista la mancanza di una composizione originariamente inclusa nell'LP ("Light of gone", un breve interludio acustico escluso -discutibilmente - in quanto non ritenuto rappresentativo della musica del gruppo). Nonostante il nome possa far sospettare il contrario, non c'è alcuna traccia di ispirazione vandergraffìana nella musica dei LA ROSSA, a meno che non si voglia usare come termine di paragone la grande importanza data all'istrionismo del singer Banki (ma non si chiamava Thewaris?) nell'economia delle composizioni. Composizioni che accomunano spesso brusche accelerazioni elettriche agli originali innesti di un piano nervoso e di una elegante chitarra acustica, facendo così dell'imprevedibilità e della non linearità nello svolgimento le loro caratteristiche principali. In aggiunta agli otto (meno uno) pezzi contenuti nell'originale, sono qui presentate quattro bonus-track tutte risalenti allo stesso periodo (1983). Tra queste merita una menzione particolare "This unbreakable", che racchiude in sé tutte le buone caratteristiche proprie della musica dei LA ROSSA, con qualche concessione in più ad una teatralità che in questa occasione può forse legittimare il paragone con Peter Hammill. Le restanti, nient'altro che assoli pianistici, aggiungono invece poco al contenuto globale. Mi congedo con la convinzione di esser di fronte ad un’ottima ristampa.