Quattro tracce… 23 minuti scarsi: la seconda uscita discografica dei romani Lykaion (dopo l'esordio del 2003) si esaurisce in un sospiro, dietro al quale sembra annidarsi una passione improvvisa per Opeth, Pain Of Salvation e tutto il metal colto e contaminato. La qualità di registrazione è molto buona: complimenti a questi ragazzi per questo particolare tutt'altro che secondario dato che, purtroppo, questa rappresenta la debolezza di molte band nostrane. Menzione anche per la più che apprezzabile tecnica individuale, a partire dal cantante fino giù giù alla sezione ritmica. Le atmosfere cupe ed i frequenti fraseggi acustici caratterizzano il sound della band, evolutosi dall'iniziale Power Metal sinfonico in qualcosa solo superficialmente definibile meno Progressive. L'iniziale "Secret of life" invece è un brano più tipicamente metal, anche se costruito su un'ottima parte strumentale, ma la seconda traccia "Reconstruct" ad esempio non ha molto da invidiare ai più noti modelli, e la successiva "Behind..." ci porta alla mente le atmosfere cupe e malinconiche di "Damnation" (peccato che la band abbia perduto per strada il tastierista...!). Conclude il poker di canzoni qui presentate "...A whisper", che si lega fisicamente al brano precedente e ne continua in parte le movenze, pur in presenza di sfuriate strumentali ben studiate. In sostanza si tratta di una bella presentazione per questo giovane gruppo che si sta apprestando all'esordio con un album vero e proprio.