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LANVALL Auramony WMMS 1996 AUT

Strano che in Austria prolifichino, almeno in campo Prog, artisti che fanno del motto "chi fa da sé fa per tre" la propria ragione di esistenza musicale. Si parla degli Indigo, ad esempio, ma anche dell'oramai affermato Gandalf, nonché di questo LANVALL, ovvero Arne Stockhammer, giovane polistrumentista che abbiamo già incontrato su Arlequins con lo pseudonimo A.R.S., qui giunto alla sua seconda prova su digitale, coadiuvato in questo suo sforzo proprio dall'altro solitario Gandalf. Sui credit del booklet figurano anche altri musicisti convitati tra cui spicca, quanto a nome, l'onnipresente (per le produzioni targate WMMS) Thomas Schaufler, habitué di musiche dalle ritmiche ben diverse da queste (ha suonato con Asgard e Garden Wall, tra gli altri), ma anche, quanto a quantità di lavoro, il flautista Peter Aschenbrenner. Per chi già conosce LANVALL per la sua passata produzione, o per chi sa quale musica predilige il buon Gandalf non sarà una sorpresa apprendere che la musica di questo "Auramony" può essere validamente definita new age sinfonica. Le uniche parti cantate sono affidate a un coro polifonico, per il resto a parlare è la dolcissima chitarra elettrica, o le maestose, ma delicate, tastiere (tra cui sovente spicca un organo a canne) o il flauto. Musica solare... già, proprio una definizione azzeccata, considerato che il disco, a parte una "Overture" e un "Epilogue", è composto da 7 brani che portano i nomi di altrettanti colori, a formare un arcobaleno che illuminerà la vostra casa. Davvero imperdibili alcuni episodi, come la calda "Red", la simil-irlandese "Grange", ma il disco nella sua totalità può raccogliere consensi a iosa, più ancora del pur ottimo esordio di due anni fa.

 

Alberto Nucci

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