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LENIN Rio hecho caceria VIajero Inmovil 2010 ARG

I Lenin sono un gruppo argentino proveniente dalla città di Quilmes; propongono una miscela, spesso riuscita spesso meno, di post rock e psichedelia (ma potremmo parlare anche di stoner rock) a tratti molto personale.
Ci troviamo davanti a cinque composizioni totalmente strumentali e senza titolo, visto che i brani sono stati semplicemente designati con il minuto e il secondo nel quale iniziano sul cd. La sezione ritmica è la vera protagonista del lavoro in questione (soprattutto grazie ad un basso molto presente), lasciando chitarra e tastiera a temi che rasentano l’improvvisazione ma che sono funzionali a quello che il gruppo vuole offrire. I Lenin, pur proponendo volutamente arrangiamenti scarni e minimalisti, riescono molte volte, nel corso delle tracce, ad essere veramente coinvolgenti, a trasmettere in sede di registrazione la forza delle loro esibizioni dal vivo.
Da ricordare, nella seconda traccia, la citazione della famosissima "Libertango" del conterraneo Astor Piazzolla, qui riproposta a metà di un brano che potrebbe ricordare qualcosa degli Ozric Tentacles. In tutto il disco si gioca spesso nel passare da un’influenza sonora all’altra determinando un risultato che alleggerisce tutto l’impianto sonoro di questo “Rio Echo Cacheria” e che personalmente trovo una scelta particolarmente azzeccata.
Tutto sommato un lavoro d’esordio più che dignitoso, uscito in un momento nel quale la scena progressive argentina sembra (soprattutto per i gruppi giovani e all’esordio discografico) avere un debole per la psichedelia, vedi anche i lavori di Falsos Conejos e dei Poseidotica.
Più che comunisti questi Lenin sono psichedelici dal volto umano.


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Antonio Piacentini

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