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LITAI Litai Lizard Records 2012 ITA

Debutto interessante per i veneziani Litai, band già conosciuta, almeno in parte, all’interno circuito progressive per aver vinto, prima ancora di aver pubblicato il suo disco d’esordio, il concorso “Omaggio a Demetrio Stratos”. Fin dagli anni '90 il Veneto è stato per la Lizard un serbatoio di gruppi molto interessanti come Estasia, Lingam, Nema Niko e Spirosfera. Tutti gruppi indirizzati sulla strada di Canterbury. Strada in parte intrapresa anche dai Litai. La band veneta però, pur strizzando evidentemente l’occhio al Canterbury, ha ben salde dentro di sé le proprie radici italiche, seguendo la scia di grandi band italiane del passato come Arti e Mestieri e Picchio dal Pozzo. Sono evidenti anche richiami a Frank Zappa e a dischi come “Hot Rats”, con il quale condividono una certa umoralità espressiva. Tuttavia per contestualizzare completamente l’album non si può prescindere dai King Crimson, fonte d’ispirazione principale della band veneta. Come per la grande formazione inglese nell’era di “Red”, anche i Litai rinunciano alle tastiere, solo che al posto degli archi di Cross troviamo l’ottimo sax di Mattia Dalla Pozza che se le cava molto bene anche al flauto. I suoi assoli di sax. E’ però il lavoro alla chitarra di Francesco Piraino a ricordarci maggiormente il grande Robert Fripp, con i suoi loop sghembi e fluidi al tempo stesso. Completano la band la coppia ritmica Stefano Bellan (batteria) e Michele Zavan (basso), che reggono la struttura ritmica della band senza mai essere banali.
Ciò che colpisce è l’amalgama complessivo a dimostrazione di un gruppo, con quattro musicisti che navigano tutti nella stessa direzione. I brani sono tutti strumentali, eccezion fatta per qualche intermezzo di prosa declamata che ho trovato abbastanza fastidiosi. Tuttavia il difetto principale che personalmente ho riscontrato nell’album, è di non essere mai riuscito a sentirmi totalmente coinvolto. Spesso, durante l’ascolto, i miei pensieri navigavano altrove e ritornavano su esso solo dopo svariate canzoni.
Ad ogni modo al netto di tutto non posso che riconfermare il giudizio positivo iniziale e attendere con curiosità un eventuale seguito.


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Francesco Inglima

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