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LUCIFER’S FRIEND Too late to hate Lucifer’s Records 2016 GER

Forse alla gran parte degli appassionati il nome dei Lucifer’s Friend dice poco, ma il disco di esordio del 1970 di questo gruppo tedesco è stata una vera e propria pietra miliare per tutto il movimento hard rock che cominciava a muovere i primi passi agli inizi di quel decennio.
Anche se non hanno raggiunto gli onori degli altari come successo per Uriah Heep, Deep Purple e Black Sabbath, la formula musicale dei Lucifer’s Friend non era dissimile da quella dei tre gruppi citati e i livelli dei loro primi lavori erano veramente alti.
Tornati sulla scena nel 2015 dopo quasi quarant’anni, presentando una raccolta di successi e qualche inedito, questo “Too Late to Hate” può essere definito il vero e proprio ritorno sulle scene per il gruppo di Amburgo.
Dodici brani godibilissimi che spaziano dallo hard rock, hard prog, fino ad arrivare all’AOR, dove la bellissima voce di John Lawton (anche se non raggiunge le vette dei suoi esordi con il gruppo e nella parentesi come frontman degli Uriah Heep) rappresenta la caratteristica principale. Logicamente l’ugola di Lawton non è uguale a quella del 1970, il suo timbro vocale con il tempo si è addolcito e oggi può essere paragonato a quello di R. J. Dio nei Rainbow (sempre restando in campo Hard Rock). Brani come “Demolition Man”, con un riff chitarristico che rimane in testa, accompagnato da montagne di tastiere, o “I Will Be There” e “When Children Cry”, dove la prova vocale di Lawton, in brani abbastanza facili adatti a dei singoli, dimostra quanto sia importante avere un cantante degno di questo nome all’interno di un gruppo. Ottima la prova alle sei corde dello storico chitarrista del gruppo Peter Hesslein che ci regala oltre assoli precisi e puntuali anche riff veramente ottimi, come in “Sea of Promises”.
Il tempo è passato per questi leoni del rock, ciò nonostante i Lucifer’s friend ci regalano un album bello, divertente, che guarda giustamente al passato senza cadere nell’autoreferenzialità.
Nel loro campo una delle cose da ricordare del 2016.



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Antonio Piacentini

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