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LOST INNOCENCE A tale never told Underground Symphony 1996 ITA

Lo heavy-prog fantasy e medievale dei Lost Innocence lascia un'interessante traccia con questo cd. In "The fifth season" la corposa irruenza della band risuona con penetrante potenza su tracciati cadenzati, percorsi dal lirismo narrativo in divenire delle chitarre di Mastroberti e Marinelli e dagli affondi rubesti e risolutivi della sezione ritmica; su tutto si staglia la vocalità di D'Alessio che si esprime ora con decisione in velocità, ora con forte pathos. Il bruciante e imperterrito solcare della band, ricco d'impatto nei suoi assalti, sfocia in madidi acquerelli sonori e descrive poi accesi tramonti, prima che l'interpretazione del vocalist rientri in scena con sentimento e proprietà d'espressione e che nuove incursioni soniche ben articolate facciano breccia nello sviluppo del brano. Alternando liquida evocatività con pennellate di chitarre e sources di tastiere quasi psichedeliche si sviluppa "The opening on the boundary", fino alla soave danza e alle medievali cavalcate successive, con le impeccabili ed estrose sfuriate delle chitarre a più riprese in evidenza. Viene poi il momento acustico e trobadorico, prima che "The last cremony", con la sua ritmica combattiva e le sue chitarre abrasive, veleggi a pieno ritmo verso un'inaspettata oasi di suggestione che precede la concitata carica successiva sobillata dai vocals di D'Alessio; con tagliente e possente slancio il brano giunge all'epilogo.

 

Giordano Selini

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