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MIDAS In concert Marquee 2002 JAP

Dopo il folgorante esordio di "Beyond the clear air" del 1988, i giapponesi Midas non si erano mai riusciti a ripetere su simili, eclatanti, livelli. A riportare in auge la band del funambolico violinista Eigo Utoh ci voleva questo disco dal vivo coinvolgente ed esaltante. I Midas sembrano rinati e riescono ad incantare con la loro proposta sinfonica altisonante, ma mai sopra le righe, al contrario della tendenza seguita da molti dei loro connazionali. Il violino è molto spesso in primo piano, ma le tastiere di Eisho Lynn si fanno sentire per bene e la sezione ritmica formata da Shonei Matsuura e Kenjiko Kawakatsu sa essere aggressiva e trainante. A "Mortuarg" e alla superba "Sham nocticula", tratte dallo splendido debut-album, si aggiungono altre composizioni di notevole qualità, tipo "Flying denture", "Common factor", "Lamentable dance" e "La festa" (in effetti, l'intera track-list è convincente, con l'eccezione della troppo sdolcinata "My heart"), che, ben arrangiate, tra rimandi classicheggianti e dimostrazioni mai esasperate di buone doti tecniche, mostrano un gruppo in ottima forma. Il cantato forse non è esaltante, ma nemmeno irritante e/o troppo invadente, con la conseguenza che si riesce ad ascoltare senza fatica alcuna. Chi, ammaliato da "Beyond the clear air", era rimasto deluso dalle recenti prove dei Midas ha di che gioire: la band giapponese offre stavolta un prodotto molto bello, efficace, ben registrato e la speranza è che questo sia di buon auspicio per il futuro.

 

Peppe Di Spirito

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