A coronamento della quasi ventennale carriera dei Mad Puppet, anche se arricchita di soli tre album, viene pubblicato questo live che offre all'ascoltatore una carrellata di brani vecchi e nuovi. Gli arrangiamenti purtroppo (almeno per ciò che mi riguarda) sono un po' velocizzati e, se è bello riascoltare in versione live brani come "Wild rushing waters", "Wheels of time" o "Icarus", presi da "Masque", buona parte della magia e mistero che rendevano speciali i brani di quell'album viene diluita da ritmiche troppo pop-rockeggianti. Ciò è vero anche per i due ottimi brani presi dall'album "King Laurin", ovvero la suite "Rosengarden" e la pur lunga "Laurin". In effetti si è voluto dare ai brani un arrangiamento un po' più ruffiano, con la presenza di coriste e ritmiche pop, talvolta funky. Peccato; forse il pubblico presente, pur non specificatamente Prog (presumo) non richiedeva tali riarrangiamenti, stante la calda accoglienza che, si sente chiaramente, viene tributata ai tre brani sopra citati presi dal primo album del gruppo. Beh, si tratta di di una nota che mi ha un po' deluso, ma che inficia solo un poco sulla godibilità di quest'album, ben registrato e che ripropone dei brani che, quando li abbiamo ascoltati la prima volta, ci hanno trasportato in un mondo misterioso e magico; già, forse la colpa che possiamo fare al gruppo è quella di aver svelato questo mondo...