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NORTHWINDS Master of magic Black Widow 2001 FRA

A leggere le note interne di copertina di "Master of magic" si può pensare ad un processo creativo piuttosto travagliato e non privo di difficoltà, visto che a quanto pare le composizioni ricoprono generalmente un arco temporale di circa un lustro. Per fortuna in quest'ultima loro opera i parigini Northwinds hanno saputo ugualmente offrirci una serie di brani di qualità superiore alla media confermando in pieno quanto di buono ci avevano proposto con il loro disco d'esordio "Great God Pan". Scendendo nei particolari si può constatare un certo miglioramento rispetto al loro esordio, a partire dalla qualità della registrazione e nella scelta dei suoni fino ad arrivare ai brani stessi in cui si nota una maggior compattezza, priva di quelle piccole dispersioni che caratterizzavano il loro esordio. Certamente i Northwinds non sono un gruppo come tanti, anzi, e nonostante uno dei loro maggiori punti di riferimento siano i Black Sabbath ed il doom più in generale, di questi tempi un nome ed uno stile piuttosto inflazonato, mantengono uno stile ed un'identità ben precisi... del resto, con molta probabilità, sono l'unico gruppo in grado di unire elementi fra di loro apparentemente agli antipodi come il doom metal ed il folk bretone, la n.w.o.b.h.w. e dosi massicce di prog transalpino di scuola Ange (e perché no, una spruzzatina di Camel). Insomma a mio parere siamo di fronte ad uno dei gruppi più interessanti ed originali di questi ultimi anni, anche andando oltre i confini ormai ristretti della musica hard, quindi "Master of magic" è un disco che mi sento di consigliare a tutti gli amanti della buona musica progressiva... senza noiosi ed inutili distinguo tra puristi e prog-metallici!

 

Giovanni Carta

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NORTHWINDS Great God Pan 1998 

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