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NIL Quarante jours sur le Sinai autoprod. 2003 (Unicorn Digital 2006) FRA

Un gruppo che si è denominato Nil (Nilo in francese) non poteva che, prima o poi, comporre un concept album sull'Egitto. Si tratta di un poderoso concept, quasi un'opera rock a dire il vero, sull'ascesa e la caduta di Atlantide e sulla sua progenie, che dette origine agli antichi egiziani (questa ovviamente è la teoria del tutto personale del gruppo). L'opera consta di due atti, lunghi rispettivamente 36 e 26 minuti, suddivisi com'è ovvio in numerose scene, le quali si presentano come un lavoro epico e ricco di poesia musicale. Esso si snoda in modo molto variato, con lunghi momenti in cui la musica stessa si presenta come una possibile colonna sonora di una ipotetica pièce teatrale, senza disdegnare a più riprese di salire più su nella ritmica, in modo naturale e mai improvviso o forzato. Forse la musica a volte è un po' troppo immobile e tirata per le lunghe; questo è ciò che si avverte in mancanza appunto di un riscontro visivo. Vengono rappresentati in pratica quasi tutti i sotto-generi del Prog, dal sinfonico alla fusion, passando per il RIO a qualcosa di simile allo heavy metal. C'è da dire che quest'album rende perfettamente l'atmosfera voluta e l'ambientazione della storia. La qual storia può essere letta nel ricchissimo booklet accluso al CD, davvero un'opera nell'opera, ricco di informazioni e notizie utili per seguire la musica. Si tratta dunque di un lavoro interessante, ben realizzato (musicalmente, quanto meno... ma non dobbiamo essere comunque troppo severi sulla registrazione) ed apprezzabile da qualunque amante del Progressive, sia ai patiti del Mellotron che a quelli meno tradizionalisti, anche se può essere azzardato etichettarla come rivelazione dell'anno. L'opera, dopo un'iniziale autoproduzione, è finalmente disponibile su un mercato più ampio, grazie a questa ristampa; fatene buon uso.

 

Alberto Nucci

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NIL Nil novo sub sole 2005 

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