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NOSTALGIA Is your spirit free? Mellow Records 1994 ITA

Avevo già avuto l'occasione di recensire il primo lavoro di questa band ligure e l'auspicio era quello di vedere il duo sanremese formare una line-up completa per valorizzare quel buon gusto melodico che era evidenziato in "Never too late". Passi avanti i NOSTALGIA ne hanno fatti ma, secondo il mio modesto parere, per il gruppo era forse prematuro tornare ad incidere. Infetti la batteria (Marzio Marossa) è presente solo nel primo brano "My spirit is free" che, per quanto gradevole, sembra accusare talvolta una certa linearità compositiva oltretutto non valorizzata da una registrazione un po' scarsa. Quello che mi pare infatti ravvisare in tale brano, è una eccessiva semplicità della struttura, dovuta essenzialmente alla mancanza di una strumentazione completa. La struttura del pezzo rimane, infatti, quasi esclusivamente basata sulle chitarre mentre le keyboards emergono solo a tratti con ruoli essenzialmente di accompagnamento o comunque marginali. I pezzi successivi invece, pur nella loro pacata semplicità, risultano assai più gradevoli anche grazie ad un miglioramento notevole nella qualità di incisione. "Fragments" riporta echi un po' floydiani, e talvolta qualcosa di Mike Oldfield. Bella "Silver coin" di T. Hiscock dove la vocalist, a quanto pare membro stabile della band, rende forse la migliore interpretazione del lavoro (nel quale non sempre convince appieno). "Shiver" mi ha lasciato invece in dubbio: da un lato una discreta parte di tastiere e chitarre che viene però rovinata dall'altra da una brutta batteria elettronica (che comunque anche questa volta il gruppo ha usato in maniera minima). In definitiva un lavoro per certi versi incompiuto che, come ho già detto, era meglio lavorare un po' di più anche sotto il profilo delle registrazione.

 

Giovanni Baldi

Collegamenti ad altre recensioni

NOSTALGIA Never too late 1993 

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