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NOW (BEL) Deep Musea 1992 BEL

Dopo il successo di vendite (almeno stando alle fonti ufficiali) del recente "Spheres", i belgi Now tornano a pubblicare un CD. La confezione è davvero elegante, sicuramente una delle più riuscite della label francese e degna della migliore tradizione progressiva; in fondo anche l'occhio vuole la sua parte, quindi ciò non può che costituire un punto a favore di questa release. I circa 44 minuti di durata del CD racchiudono un prog incisivo e dalle sonorità moderne e pulite, il cui strumento principe è indubbiamente la chitarra di Vincent Fis, spesso protagonista di ficcanti e dinamici assoli. Gli altri tre musicisti (la formazione è quella classica: tastiere / chitarra-voce / basso / batteria) si limitano da parte loro a svolgere un ruolo prevalentemente d'accompagnamento, recitato con onestà ma senza particolari evoluzioni. Mi è saltata subito all'occhio la presenza di una lunga cover degli Zeppelin ("Kashmir"), reinterpretata in chiave più moderna ma certo non maltrattata, in cui è il batterista Jean-Pierre Nelles ad assicurare appropriate parti vocali. E ciò, aggiunto al fatto che un altro dei 5 brani è una versione remigata della vecchia "Lost" – tra l'altro anche bruttina – fa sì che quasi la metà del CD sia rappresentata da composizioni non originali, cosa che mi fa un po' meditare sull'ispirazione del quartetto. Tutto sommato però le restanti tracce risultano abbastanza gradevoli, a cominciare dalla valida "Wheels of time", pièce divisa in due lunghe parti cui spetta il compito di aprire e chiudere l'opera, dove il lavoro di Fis si fa piuttosto convincente.
In definitiva quindi un album che, pur brillando per originalità, può costituire un ascolto piacevole ed anche consigliabile, segno che la band, dopo gli esordi un po' zoppicanti, sta pian piano raddrizzando il tiro.

 

Alberto Nucci

Collegamenti ad altre recensioni

NOW (BEL) Spheres 1991 

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