Questo gruppo è siciliano, di Messina per la precisione. L'EP in questione contiene 4 pezzi di circa 4 minuti di durata media ed è prodotto da un'etichetta indipendente romana; la distribuzione è affidata a Helter Skelter, un grosso nome della scena underground italiana. Come riportano le note accluse, il gruppo parte da un background progressive per spostarsi su generi diversi (jazz, classica, new-wave e nuovo rock).
Primo esempio di questo mix è il pezzo d'apertura "Piggy bank", forse più orientato verso la new wave, mentre decisamente prog, e di quello buono, è il successivo breve "Introspective", che ricorda da vicino gli Ezra Winston di "Myth of…". Sul lato B, "The same old track" è un pezzo d'atmosfera all'interno del quale la voce potente del cantante s'inserisce nel ritmo sempre uguale della batteria elettronica, assieme ad una chitarra, ora frippiana, ora invece alla Belew. La conclusiva "Scenes from a revolutionary night" è sulla stessa ritmica, ma un po' più variata quanto a soluzioni adottate; si ritorna a sentire la chitarra acustica e viene data più importanza alle tastiere. Il brano chiude degnamente l'EP, il quale va preso per quello che è, ovvero un biglietto da visita in attesa di immettere sul mercato un concept album entro fine '92. Come detto, i NUY risentono solo parzialmente l'influenza del prog, quindi non aspettatevi un nuovo "The lamb"; io però, se devo basarmi su questo disco, sono parzialmente fiducioso.