Home
 
NEO-PROPHET The feeblemindedness of the inept and the ignorant Demo autoprod. 2006 BEL

Avete presente quei film di azione con la scena della macchina sul bordo del dirupo, con dentro il conducente che se si muove o respira troppo affannosamente rischia di cadere nel vuoto e se sta fermo rischia di morire comunque perché il dirupo è lontano dalle strade e non lo troverebbero mai? Ecco... la musica dei Neoprophet mi fa questo effetto! Nello stesso brano se usassero qualche arrangiamento più complesso sarebbero i paladini di tutte le vedove del suono alla Clive Nolan, se invece facessero l’occhio languido, coretti e ritornelli melliflui sarebbero i paladini delle ragazzine nell’età dello sviluppo.
Scherzi a parte i Neoprophet sono la conferma di quanto il new prog sia ancora amato nel nord Europa.
Questi quattro signori che provengono dal Belgio ci propongono questo mini cd con cinque pezzi che è un omaggio musicalmente parlando a Jadis, Pendragon, Arena e affini.
Il gruppo nasce alla fine del 2004 e questo è il loro primo demo, ma già stanno preparando il secondo. Anche se l’originalità non è il loro forte (cosa dovuta più che altro al genere che suonano), devo dire che i Neoprophet sono molto bravi e questo dischetto è molto godibile. E poi come non si può amare un gruppo che dice di amare la musica, i loro strumenti e la birra Leffe? (se Sant’Anselmo d’Aosta l’avesse assaggiata a suo tempo, avrebbe potuto introdurre un altro prova sull’esistenza di Dio oltre le quatto già famose).
I cinque brani che ci accompagnano per una mezz’ora sono molto omogenei tra loro, segno che il gruppo ha le idee ben chiare su quello che vuole fare e che forse ha trovato la formula per stare sul ciglio del dirupo senza cadere… Nonostante ci mettano in guardia che la registrazione delle tracce è stata effettuata in casa con l’aiuto di un computer domestico, un microfono a condensatore e il cubase quello che ne viene fuori è più che soddisfacente anche rispetto a molti lavori ufficiali. Ed anche la copertina curatissima con cd serigrafato ci fa pensare a qualcosa di più professionale dal solito demo fatto in casa.
Si comincia con “Unwritten rules” classico brano che ci riporta ad atmosfere pendragoniane molto marcate. Sarebbe il caso di avvertire questi ragazzi di prendersi un buon avvocato prima di eseguire “Mr Smiley” in Italia, dato che la prima metà del brano è spiccicata a "Nessun dolore" di Lucio Battisti (vi assicuro che è uguale ci si può cantare sopra senza problemi). Credo comunque nella buona fede dei Neoprophet anche perché come noi non conosciamo a menadito tutta la musica proveniente dal Belgio loro probabilmente non conoscono i nostri mostri sacri…
“Between sun and moon”, il terzo pezzo, non mi convince molto… parte in maniera troppo easy listening con un atmosfera da nightclub che poco si addice a questo gruppo e anche il cantato è troppo forzato in certi punti. In “Of kings and queen” si capisce quanto i nostri ragazzi amino i Led Zeppelin quanto gli Arena; in certi momenti le atmosfere alla “All of my love” e un assolo che ricorda tanto quello di “Stairway to Heaven “ ci fanno ricordare molto il gruppo di Jimmy Page. Tutto sommato gradevole quello che ne esce fuori, e il chitarrista dimostra di avere molto buon gusto e perizia senza usare per forza le mega scale cromatiche alla Petrucci.
L’ultimo brano “Blame it on the weatherman“ è quello che resta più in mente ed è anche quello che contraddistingue in maniera più marcata il modo semplice e comunque carico di atmosfera dei Neoprophet.
Tenendo sempre presente che stiamo parlando di un demo il risultato non lascia per niente l’amaro in bocca. Speriamo che i ragazzi non si perdano per strada prendendo col passare del tempo percorsi musicali diversi da quelle intrapresi. Li aspettiamo nel prossimo lavoro fiducioso e con un bel boccale di birra d’abbazia in mano.

 

Antonio Piacentini

Collegamenti ad altre recensioni

NEO-PROPHET Monsters 2008 

Italian
English