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NIC-G AND THE MOGSY Nic-G and the Mogsy Mellow Records 2007 ITA

Ve li ricordate gli A Piedi Nudi? Gruppo validissimo del prog italiano degli ultimi anni. Ecco… cancellate tutto quello che vi ricordate della loro proposta musicale.
Questo progetto di Nicola Gardinale è lontano anni luce dalla musica che il chitarrista ci ha proposto con il gruppo di Rovigo. Ciò non toglie che ci troviamo davanti ad un progetto più che valido.
Ci si potrebbe chiedere perché di punto in bianco si passi dal proporre musica progressive a suonare musica rock blues. Sappiamo com’è il pubblico progressive odierno e se uno, quando suona, pensa anche ad avere dei riconoscimenti di pubblico oltre che di critica, non si può biasimare. Un disco come questo ti permette di ottenere riconoscimenti sia di critica sia di pubblico e magari di riempire club proponendo musica originale.
Devo ammettere che dopo lo shock iniziale (pensavo mi avessero giocato uno scherzo) e, dopo aver controllato sul loro sito e sul myspace che veramente si trattava di un disco fatto da componenti degli “A piedi nudi”, mi son lasciato trascinare da questo lavoro. Amo molto un certo rock blues improntato sulla chitarra e oltre tutto questo disco ha il privilegio di non stancare. Il motivo è da ricercare nel fatto che, anche se stiamo sempre parlando di musica che viaggia su sentieri battutissimi, Nicola Gardinale e Massimo Ferrari riescono ad unirci elementi vicini agli Alice in Chains, alla Badland, direi anche alla Spin Doctors, elementi southern rock, elementi sonori riconducibili al progressive soprattutto nella strumentazione.
Troverete dei riff veramente azzeccati come in “Dead men’s Touch” o “Seventies in a Closet”, aperture chitarristiche che vi rimarranno in testa come quella di “Cucaracha Mezcal”, brani ruffianissimi ma che ti rimangono in testa come “French Horns” e “Stone in the Wind” che ti fan venir la voglia di alzarti e scuotere il sedere.
E’ d’obbligo parlare anche del cantante Massimiliano Ferrari che, a parte qualche problema di pronuncia, ha una voce azzeccatissima per il genere. Roca quando serve, potente quando serve. E’ perfetta per questo disco.
Nic-G and the Mogsy è il classico gruppo che dal vivo renderà tre volte di più. Un disco, questo, che col progressive c’entra poco e se non fosse per chi ci suona non avrebbe nemmeno trovato spazio in queste colonne. Considerato però che se uno sa suonare uno strumento lo sa suonare in qualsiasi situazione musicale, anche dischi che magari non ci avrebbero mai stimolato diventano interessanti.
Perdoniamo Nicola Gardinale per questa inversione di marcia, ringraziamolo comunque per il lavoro in questione e auguriamoci che oltre a questo bel progetto abbia la voglia di rioccuparsi ancora di una musica che, con "A Piedi Nudi", "Creazione" ed "Eclissi", ci ha dato tante soddisfazioni.

 

Antonio Piacentini

Collegamenti ad altre recensioni

A PIEDI NUDI A piedi nudi 1993 
A PIEDI NUDI Creazione 1995 
A PIEDI NUDI Eclissi 1997 

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