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NAVE Nave Record Runner 1997 BRA

L'unica volta in cui abbiamo in passato incontrato i brasiliani Nave è stata in occasione di una compilation ("Tales of Brazilian rock") recensita alcuni anni fa su queste pagine. Il brano lì presente metteva in mostra un ottimo gruppo molto influenzato dagli Yes più melodici nelle sue espressioni, con un cantato che ricorda quello di Jesus Filardi dei Galadriel. Quel brano (era intitolato "End of torments") è presente anche su questo primo album della band di São Paulo, anche se molto rimaneggiato. Le altre composizioni del cui ascolto qui godiamo sembrano confermare quella linea musicale: buone melodie, ottime strumentazioni ed arrangiamenti, registrazione non eccelsa ma calda, e in più dei tocchi jazzati che non fanno altro che far guadagnare dei punti all'insieme. Con lo strumentale "Portal" le cose cominciano a cambiare: iniziano a fare la loro comparsa strani strumenti e strane percussioni che danno origine a oscure ritmiche etniche che vanno a inserirsi talvolta nel contesto musicale già descritto. Il risultato ci porta un po' lontani dalle atmosfere Yes, ma risulta essere non di meno interessante, visto che riesce a essere molto più originale senza però rinnegare alcunché della sinfonicità d'inizio CD. Particolarmente indicativo in tal senso, e anche molto bello ovviamente, risulta il brano "The lightning". Sembra quasi di essere entrati nell'ascolto di tutt'un altro album; ritorniamo alla luce giusto in chiusura, specie con l'ultimissime brano, il sinfonicissimo "Once upon this time". Questo CD non ha bisogno di essere consigliato metà per volta agli amanti delle due distinte sonorità presenti: esso costituisce un valido mélange che può e deve piacere...

 

Alberto Nucci

Collegamenti ad altre recensioni

NAVE Segredos do chão 2007 

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