Home
 
N.EX.U.S. N.Ex.U.S. Logic II Logic 2019 ITA

Non è facile trovare oggigiorno dischi che in ambito prog-metal mostrano una freschezza ed un’ispirazione convincenti, che rendono l’ascolto fluido e nei quali vengono trovati giusti equilibri. Gli italiani N.Ex.U.S., grazie alla loro prima prova discografica, danno l’impressione di saper giocare le loro carte e di meritare le giuste attenzioni. Si presentano come classico quintetto e i quarantasei minuti dell’album sono suddivisi in dieci tracce che a volte sono legate l’una con l’altra senza soluzione di continuità, al punto che in alcuni momenti si potrebbe pensare quasi ad una lunghissima suite. “Loading…” apre le danze con suoni di strada, passi, porte che si aprono e si chiudono, lievi colpi percussivi e musica in lontananza, ma è con la strumentale “… the system” che parte veramente la musica e siamo immediatamente catapultati in un prog-metal che più classico non si può, tra chitarre ruggenti, tastiere sinfoniche e ritmi sostenuti. Con lo scorrere dei minuti capitano momenti in cui ci si lascia andare ad un sound più di atmosfera (“A man without a soul”), a soluzioni maggiormente vicine all’A.O.R. e ad aperture melodiche che spezzano un attimo l’irruenza metal (“Another shore” è la loro “Another day”). Eppure tutto scorre via liscio e non si avvertono veri e propri momenti di stanca. Certo non siamo di fronte ad un gruppo e ad un lavoro che fanno dell’originalità la propria forza, ma bisogna ammettere che le influenze dei Dream Theater, dei Fates Warning e dei Saga, per quanto tutt’altro che sorprendenti, sono state ben assimilate e vengono proposte con gusto e con buonissime intuizioni. Tutto è al posto giusto e tutto è equilibrato: i cambi di tempo e di atmosfera, i solos e gli intrecci virtuosistici che non si prolungano mai troppo, il canto potente, la giusta alternanza tra metal e soluzioni più prog o più rock e il pathos che si riesce a trasmettere. Insomma, la band è giunta preparata e con le idee chiare al debutto e fa bella figura con un lavoro che, pur non inventando assolutamente nulla di nuovo, può risultare un appuntamento estremamente interessante per chi ama il prog-metal. I tempi degli Evil Wings e degli Zen, che assimilavano, facevano propri e proponevano con un discorso abbastanza personale gli insegnamenti del Teatro dei Sogni, sono purtroppo lontani, ma non credo sia così facile trovare oggigiorno dischi del genere che scorrono con la piacevolezza mostrata dall’esordio dei N.Ex.U.S.



Bookmark and Share

 

Peppe Di Spirito

Italian
English