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OMNIA |
Hormonal |
Viajero Inmovil |
2003 |
ARG |
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"Hormonal" è il secondo album per gli argentini Omnia; la qualità della registrazione non è eccezionale e questo rischia di non farcelo godere appieno, ma la sapienza compositiva e strumentale, l'ispirazione e i suoni analogici animano questo disco di una luce che proviene direttamente dagli anni '70. Situato tra lo hard rock, il Prog sinfonico con accenni new Prog e lo space rock elettronico 10 brani si dipanano e in essi, di quando in quando, fanno la loro comparsa un flauto a dettare la melodia o alcuni spunti jazz-rock; il tutto a dar vita a una musica certamente ispirata ai grandi del Prog ma deliziosamente originale ed identificabile. Forse si può pensare al primo Banco o ai connazionali Crucis talvolta, ma sono similitudini di massima, non essendo la musica degli Omnia riconducibile a nulla di preciso. Il cantato in spagnolo dalla voce calda, rauca e teatrale ci ricorda un po' gli Ange; basso e batteria offrono una base ritmica virtuosa e dinamica che talvolta possono portare la musica che stiamo ascoltando a connotati folk, elemento senz'altro presente in questo disco e che gli dà quel tocco in più che non ci fa scordare della provenienza di questo gruppo. Le canzoni sono arrangiate ottimamente e danno molto risalto al cantato che racconta un concept sull'esistenza umana, tuttavia ognuna delle canzoni ha passaggi strumentali interessanti, piacevolmente intricati e di buon impatto. L'ascolto di questo disco ci fa fortunatamente pensare che il Prog è una musica più vitale e con più risorse di quanto potremmo essere portati a pensare quando ascoltiamo molti mezzi dischi, carini ma poco di più. Sicuramente, se non fosse per la pecca della qualità sonora, una delle più belle release dell'anno.
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Alberto Nucci
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