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OAKSENHAM Conquest of the Pacific Musea 2007 ARM

La disgregazione dell’Unione Sovietica ci propone parecchie belle sorprese; questa, per esempio, è la seconda bella sorpresa che proviene dall’Armenia. Dopo gli Artsruni, infatti, è la volta di questi Oaksenham, fondati nel 2001, pronti a deliziarci le orecchie con la loro musica di qualità.
Tutti i membri della band sono diplomati al conservatorio di Yerevan e le loro qualità tecniche sono ben evidenziate in questi solchi. Ci sono voluti due anni in sala di registrazione per preparare questo lavoro, anche se il concept musicale ha avuto una gestazione ben più lunga.
Come gli Artsruni, gli Oaksenham hanno il loro punto di forza nel suono del flauto ma, a differenza dei più famosi connazionali, questo gruppo è molto più legato al genere sinfonico inglese anni 70.
I primi riferimenti che vengono in mente (grazie anche a ben 2 cover che si trovano in questo cd: "Talybont" e "On reflection") sono i Gentle Giant. E la proposta musicale totalmente strumentale del combo armeno, calza a pennello sulla musica dello storico gruppo d’albione.
A parte il tributo al Gigante Gentile, il gruppo principale che viene in mente, ascoltando gli Oaksenham sono senz’altro i Gryphon.
Non ci troviamo in ogni modo di fronte al solito lavoro di copia incolla a cui spesso band dall’altro tasso tecnico ci hanno abituato. Gli Oaksenham riescono comunque a risultare originali anche rielaborando le lezioni apprese dai gruppi del passato. Un brano per tutti: "Ocean’s web": l’idea di trovarvi di fronte ad un brano dei Gryphon o dei Jethro Tull vi accompagnerà per i primi due minuti, poi gli arrangiamenti, le scelte sonore e le linee melodiche decise per il pezzo vi distoglieranno dal pensiero maligno iniziale che vi frullava in testa all’inizio.
Troverete anche citazioni classiche come in “The Golden Hind” ma nel complesso ci troviamo davanti ad un disco molto fresco. E, quello che interessa di più, ci troviamo davanti ad un disco molto bello, che difficilmente stanca e che diventerà poco a poco pane quotidiano per il vostro lettore cd.

 

Antonio Piacentini

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