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PARAGONE Paragone WMMS 1994 USA

Nonostante l'etichetta sia la tedesca WMMS, i PARAGONE sono un terzetto di attempati musicisti provenienti da Milwaukee, Wisconsin, venticinquesima stella a destra nella bandiera statunitense. Sperando di non apparire superficiale, devo confessare che l'ascolto del loro CD mi fa venir voglia di ripetere cose già dette altre volte. La musica propostaci dai PARAGONE è infatti un rock interamente strumentale, molto fluido ed elegante, ma che non riesce ad andare molto al di là di una normale normalità. E ciò, in un momento in cui il pubblico progressivo sembra essere diventato (giustamente) più esigente, non gioca senz'altro a favore della band americana. Forse, se avessero a disposizione una strumentazione più ampia, e magari anche una voce, i PARAGONE sarebbero davvero in grado di creare qualcosa di memorabile, soprattutto perché tra le idee messe in luce da quest'opera prima ce ne sono alcune che meriterebbero di essere sviluppate ulteriormente. Così com'è, la musica della band non riesce però a lasciare alcuna impronta del suo passaggio. Ciò che voglio dire, se capite cosa intendo, è che dialoghi strumentali di questo tipo (basati quasi esclusivamente su puliti intrecci tra chitarra e tastiere) andrebbero benissimo se inseriti in un contesto più ampio, fatto di momenti cantati, di aperture corali che si sovrappongono a protagonismi di singoli strumenti, di passaggi energici che si alternano a momenti più soffusi... in poche parole ci sarebbe bisogno di una maggiore varietà di soluzioni compositive. Il rischio (reale) è altrimenti quello di dar l'impressione di qualcosa di incompiuto. Nonostante e apparentemente in contraddizione con ciò che ho detto, se dicessi che l'album dei PARAGONE è da buttare non sarei affatto sincero. Sì, perché in fondo non riesco ad inserire questo disco nel lettore e pensare: "è brutto", in fondo quasi mi pento di averne parlato in termini così negativi... in fondo non riesco però nemmeno a trovare una buona ragione per consigliarne l'acquisto. Per concludere vi lascio con un termine di Paragone (questa se la sono cercata), visto che la descrizione su fatta può apparire un po' fumosa: provate a pensare ad una sorta di HAPPY THE MAN un po' meno jazzati e privi di qualche strumentista. Morale della favola: quando il Mellotron non basta per ottenere una recensione positiva.

 

Riccardo Maranghi

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