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JULIO PEREIRA & CARLOS CAVALHEIRO Bota fora Orfeu 1975 (PPP Records 2007) POR

Abbiamo già parlato della ristampa dello splendido album dei Quarteto 1111 "Onde quando como porquê…", uscito nel 1975 pochi anni dopo morte del dittatore António Oliveira Salazar ed inneggiante alla liberazione dal regime. Anche questo album, uscito nello stesso periodo, trae ispirazione dalla fine del quarantennale periodo di dittatura che opprimeva il Portogallo e dal raggiungimento dell'indipendenza di molte delle sue colonie. Ecco quindi un altro inno alla libertà espresso in chiave sinfonica, in cui la libertà stessa si riesce quasi a respirare, toccare, assaporare. Le liriche in particolare celebrano i movimenti di indipendenza di Angola, Mozambico e Guinea Bissau e sono espresse in chiave cantautoriale con un ampio uso della chitarra acustica, come strumento di accompagnamento, e del piano. In particolare alcuni testi, proprio come per l'album dei Quarteto, sono stati scritti da artisti folk di protesta, che in questo caso sono José Mario Branco, Sergio Godinho e Fausto. A questa base si intrecciano rigogliosi arrangiamenti sinfonici, con un organo Hammond graffiante, sempre presente, e persino contaminazioni con ritmi africani e latini che aiutano l'ascoltatore ad entrare in sintonia col mood dell'album. L'insieme musicale è a suo modo unico, per l'irripetibilità del momento che celebra, per i sentimenti che lo ispirano, per le contaminazioni con elementi musicali appartenenti a culture diverse, quelle africane, il fado ed il prog britannico di matrice sinfonica. Fra i riferimenti più classici possiamo cogliere Atomic Rooster, Genesis, Uriah Heep e Santana, il tutto espresso con accenti e modi decisamente non inglesi e non solo per l'uso del portoghese ma per l'approccio generale, davvero fuori dell'ordinario rispetto ai più noti classici del genere. Sempre rimanendo in ambito di perle portoghesi, è da segnalare che il chitarrista e tastierista Julio Pereira ha fatto parte della line up di "Mestre" bellissimo album dei connazionali Petrus Castrus, un altro fondamento del prog lusitano. La coppia Pereira/Cavalheiro aveva pubblicato prima di questo album, un paio di singoli a nome Xarhanga che sono inclusi in questa ristampa. Si tratta però di rozze produzioni hard rock da ascoltare come semplice curiosità ed il cui valore non è neanche lontanamente paragonabile a quello di "Bota Fora". L'album è un vero gioiello di freschezza, sinfonicità e semplicità, che evoca sentimenti limpidi e gioiosi e che scorre via in maniera leggera attraverso le sue nove brevi canzoni. La confezione è in papersleeve e contiene un piccolo inserto con le note biografiche.

 

Jessica Attene

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