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QUILL (UK) Brush with the Moon MMPS 2015 UK

Tra folk-rock, country e atmosfere ipnotiche, questo album dei britannici Quill si mostra particolarmente adatto per i gusti di chi ama un approccio “soft” verso il rock. Il nuovo parto di questa band che vede le sue origini negli anni ’70 viene presentato come un atto d’amore e non si fa fatica a crederlo, visto che contiene dieci canzoni scritte dal principale compositore del gruppo, Ben Brain, poco prima di morire (in alcune di esse compare anche la sua voce, recuperata su dei demo). I Quill, in effetti, ruotano attorno a due figure: quella di Ben Brain, bassista e autore dei pezzi contenuti nel cd e quella della moglie Joy Strachan-Brain, cantante alla cui voce i brani si adattano alla perfezione e che ha organizzato con passione la realizzazione di “Brush with the Moon”. Sono comunque numerosi i musicisti intervenuti e spiccano anche nomi di un certo calibro, come quello di Bev Bevan (batterista che ha collaborato con Electric Light Orchestra e Black Sabbath) o Tony Kelsey (chitarrista che ha affiancato, tra gli altri, Robert Plant, Stevie Winwood e Jim Capaldi). Durante l’ascolto possono venire in mente di volta in volta i 10cc o gli Electric Ligh Orchestra più morbidi, gli America, Enya… Molto intriganti, in particolare, risultano i numerosi momenti in cui si punta quasi del tutto su strumenti acustici; citiamo in particolar modo “Tumbling years”, splendidamente articolata tra piano, chitarra e archi, ma anche “Schoolyard” e “England”. Prevale comunque un orientamento melodico, a volte fin troppo sdolcinato, anche se nel complesso l’album è valido e presenta arrangiamenti di gran gusto. Un tributo sicuramente fatto con sentimento e che può suscitare l’interesse di chi si lascia trasportare da sonorità vellutate e dal lato più tranquillo del rock.



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Peppe Di Spirito

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