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QUESTION MARK Exsessions RG Records 2018 POL

E' stato un 2018 prolifico e ricco di soddisfazioni artistiche per il chitarrista polacco Bogusław Raatz, da una parte con il trio di fusion mistica dei Ritual Art Orchestra, dall'altra come solista con le sue installazioni sonore di "Exzystencje" e con il ritorno dei Question Mark con "Exsessions", disco piuttosto atteso dopo l'ottima prova di "Terra Rossa" uscito nel 2013; i Question Mark sono una formazione musicale autrice di un nervoso ed oscuro jazz rock, rimasta inalterata in questi anni: ritroviamo Raatz alla chitarra elettrica e synth, Robert Bielak al violino elettrico e strumentazione elettronica, Jacek Dołęga al basso e Marek Matuszewski alla batteria.
In "Exsessions" i Question Mark si avvicinano concettualmente in parte al lavoro solista di Raatz, nel formato in digipak metallico come nell'interno di arte contemporanea in cui anche questa volta è allestita nel booklet una serie di illustrazioni dell'artista Lucasz Wodynski, "Heads", realizzate in tecnica mista; per l'occasione i Question Mark ci offrono anche una rilettura di un pezzo, "Existentias", presente nel disco solista di Raatz. Come già per "Terra Rossa", i brani sono suonati live in studio, registrati nell'arco di due giorni tra il 21 ed il 22 Luglio del 2018.
In questo disco la presenza dell'elettronica si fa più rilevante ed il processo creativo, sempre molto istintivo e diretto per quanto cerebrale nei contenuti e nella sostanza, si adatta ad un approccio forse meno austero. Nei quattordici brani, interamente strumentali, si denota più del solito una forte componente etnico-esotica determinata in buona parte dalla penetrante performance al violino di Bielak in incalzante duello con la chitarra elettrica di Raatz, sostenuti da una sezione ritmica più ossessiva, ripetitiva e martellante, di fatto meno incline a raffinatezze fusion che in passato.
Il disco è stato mixato da Steve Kindler, quindi non mi viene difficile pensare come i Question Mark abbiano più o meno intenzionalmente preso certe atmosfere e idee dei Ritual Art Orchestra per proiettarle in un ambito più urbano, tecnologico e nevrotico, quasi del tutto scevro dell'esoterismo mistico che caratterizzava i RAO... Dovendo fare un paragone forse grossolano, in "Exsessions" possiamo percepire più una forte componente KingCrimsoniana rispetto ai possibili virtuosismi mistici della Mahavishnu Orchestra; durante l'ascolto di "Exsessions" le ombre si allungano e le atmosfere si fanno più inquietanti, fredde e criptiche, con sporadiche e gelide intermissioni di ambient minimale e contorsioni solistiche che tendono a stordirci in una spirale di suoni abrasivi ed ipnotici.
Chi ha apprezzato "Terra Rossa" forse potrebbe rimanere leggermente interdetto dall'aggressività neurotica di "Exsessions" ma con il giusto adattamento si potranno cogliere senza troppi problemi attimi di grande ispirazione...



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Giovanni Carta

Collegamenti ad altre recensioni

BOGUSŁAW RAATZ Exzystencje (EP) 2018 
QUESTION MARK La terra rossa 2013 

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