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RELAYER Last man on Earth RectAngular 1999 USA

Se il primo album dei Relayer era un ninnolo delizioso per la sua naïveté; nell'album successivo abbiamo assistito a una maturazione della band che ha stemperato alcune caratteristiche Prog troppo derivative (sponda Yes) in favore di un certo spostamento verso un rock più raffinato e mainstream. Questo "Last man on earth" prosegue ulteriormente questa tendenza, ma non dovete pensare che ciò comporti una virata troppo pop della musica di questo gruppo. Certo, adesso la loro musica è un po' più americana e patinata, ma si tratta di una maturazione stilistica e compositiva che tuttavia va ad incastrarsi e a combaciare con i facili entusiasmi giovanili degli esordi, invece di ricoprirli e dimenticarli tout-court. L'elegante e raffinato rock di quest'album risente comunque della non perfetta produzione e registrazione addirittura in maniera positiva per certi versi, contribuendo a ripristinare la dimensione ruspante del gruppo. Alcuni brani più brevi poco offrono d'interessante ed incisivo all'ascolto, se non qualcosa da ascoltare in compagnia e senza impegno; d'altra parte alcuni momenti dei brani più lunghi ci riportano un po' ai vecchi Relayer. Quali preferire? Beh, non disdegno nulla, ma... evviva l'ingenuità talvolta... e chi vuol intendere...

 

Alberto Nucci

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