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RINGING RING Ancient stones Musea Parallele/ Poseidon 2007 JAP

Davvero non convenzionale questo album per un gruppo giapponese, le qualità che più comunemente si attribuiscono ai musicisti del Sol Levante sono il possesso di una tecnica precisissima e spietata e una grande capacità di emulazione e di perfezionamento dei modelli, doti queste che purtroppo si accompagnano spesso ad una certa freddezza. Chi l'avrebbe mai detto che dei giapponesi potessero sfoggiare così tanta sensibilità e delicatezza da innamorarsi delle melodie rinascimentali della vecchia Europa? I Ringing Ring ci offrono l'interpretazione di una collezione di 19 miniature musicali, composte per la maggior parte da Marin Marais, Josquin Des Prez e John Dowland ed in parte comprendenti la rielaborazione di melodie tradizionali irlandesi. L'ispirazione della musica e gli strumenti stessi ci portano, come anticipato, al Rinascimento. A dare vita a questi incantevoli quadretti, prevalentemente strumentali, troviamo i suoni gentili del theorbo, dei liuti, dei flauti di legno, della viola da gamba, nonché del crumhorn, arpa irlandese e bodhran. Il risultato è squisito e raffinato, di grande gusto e del tutto lontano dalla cultura giapponese: una cosa del genere ce la saremmo piuttosto aspettata dal menestrello Jean-Luc Payssan. Fra le tante curiosità raccolte in questo campionario citiamo "The Butterfly", una melodia tradizionale irlandese, breve ma dai ritmi freschi, con dei flauti che hanno uno strano ed esotico accento orientale, e "Delitae Musicae" di Jan Akkerman. I toni sono molto spenti e delicati, i suoni davvero fragili e l'interpretazione pacata e sentimentale, ma sempre composta. Un album grazioso per ascoltatori sensibili verso i suoni incantevoli del passato.

 

Jessica Attene

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