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RAISON DE PLUS Au bout du couloir Musea 1996 FRA

Fecero la loro apparizione nell'87 sulla compilation Enchantement e solo ora approdano ad un disco tutto loro con questo "Au bout du couloir". Probabilmente il lavoro si porrà in una situazione ibrida: interessante, coinvolgente e ben fatto... ma non speciale al punto da far scattare il tam tam dei passaparola. Suoni moderni, ma concezione lontana dalla leggerezza di tante nuove produzioni; svolgimento lineare ma non scontato o ripetitivo; apparente sobrietà dovuta però a pezzi plasmati con grande perizia fino a renderli lisci e scorrevoli. Si deve infatti immaginare il lavoro come un armonioso flusso di melodie, senza ostacoli o impedimenti, senza momenti particolarmente entusiasmanti ma sempre piacevole (tanto da prestarsi sia all'ascolto in cuffia sulla poltrona, sia all'essere lasciato come sottofondo). Ciascuno strumento contribuisce a ciò in perfetta sintonia con gli altri, seguendo le chitarre che sono faro guida degli sviluppi; il cantato si adagia su queste trame mischiandosi a loro e facendosi trasportare. Dire che ricordano gli Ange meno teatrali può essere una banalità... anzi, lo è di sicuro, ma l'impronta data dal cantato in francese e lo stesso gusto per la melodia presente in certi lavori del più grande gruppo d'oltralpe sono elementi che caratterizzano questo lavoro in modo evidente. Una buona prova insomma... che non sconvolgerà nessuno per la bellezza ma scontenterà altrettanta poca gente.

 

Luca Rodella

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