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ROOT DECO Crystal pool Stone Premonition 2012 USA

I Root Deco, formati dal batterista/cantante Paul Johnson ed il chitarrista/cantante Larry V. (più, di volta in volta, numerosi ospiti) sono da tutte le parti incensati come dei musicisti che portano avanti un retro-rock con grande competenza e rispetto delle “radici”, tanto da essere definiti a volte anche come gli “autentici Yardbirds” o come coloro che si muovono nei territori di gruppi in stile Steppenwolf. Ma diciamo pure che nell’iniziale “Tough Night” di questo loro sesto album somigliano ad una versione più easy e psichedelica dei The Cult, nella seguente “Dead By Morning” si rifanno parecchio ai Velvet Underground ed a seguire, in “Good News Today”, non possono non venire in mente in Creedence Clearwater Revival. A tratti, inoltre, spuntano rimandi a Mark Knopfler o al Bruce Springsteen più “arcaico”… Benissimo, ma in tutto questo la domanda è: che c’entrano con il prog? Nulla di nulla. E siccome ciò che suonano viene eseguito piuttosto benino (anche se dovrebbero curare determinati suoni, soprattutto la batteria), proprio non si comprende perché bisogna metterli forzatamente in circuiti e distribuzioni che non appartengono alla loro natura. Tentativo di accrescerne la visibilità, forse? Mah, qua la loro casa discografica rischia seriamente di bruciarli, invece. Un certo tipo di pubblico non farà altro che ignorarli e questa è la verità nuda e cruda. Quindi, che rimangano tra i cultori del caro vecchio rock e si prendano i meritati consensi, con le loro strutture semplici ed immediatamente trascinanti. Non sembra affatto essere un’offesa questa, anzi. Soprattutto con una ballad movimentata come “Nightlight”, che sa tanto del vecchio The Boss (con tocchi del sopra citato Knopfler).


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Michele Merenda

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