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ROUSSEAU At the cinema Musea 2002 GER

Si tratta dell'ennesima delusione da parte di una band riformata, purtroppo. I Rousseau decidono di dare un seguito ai tre begli album che, in pieni anni '80 (anche se il primo era del '79), avevano allietato gli ascoltatori di Prog affamati dal digiuno di quel decennio buio o quasi. Purtroppo la prima brutta notizia viene dall'assenza del flauto, strumento che caratterizzava la musica del gruppo tedesco e che le dava un'impronta particolare. In secondo luogo, la musica; se è vero che la proposta musicale dei Rousseau non è mai stata di quelle avanguardistiche ed intricate, pur quasi mai era scaduta nella banalità o nello easy listening. Questo "At the cinema" è l'album di quattro quarantenni che si sono ritrovati per suonare qualche canzonetta romantica e di poco impegno, anche se ogni tanto (e ciò limita la negatività del giudizio finale) compare qualche rasoiata del vecchio spirito Rousseau, con qualche atmosfera meno banale e qualche atmosfera di più gradevole ascolto (almeno per orecchie Proggofile). Poco a che vedere con la vecchia classe e lo spirito gioioso dei vecchi tempi: il tono delle 14 tracce è piuttosto sul malinconico, con un cantato più adatto a un pianobar che ad un gruppo rock; si tratta di un'altra novità poco positiva di questo disco, dato che i vecchi Rousseau erano un gruppo essenialmente strumentale. Insomma, avrete capito che questo disco è ben lungi dall'essere consigliabile, pur conservando una vaga ombra di dignità cui accennavo in precedenza.

 

Alberto Nucci

Collegamenti ad altre recensioni

ROUSSEAU One step up... two back 2008 
VV.AA. 7 days of a life 1993 

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