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REVELATION Addicted Red Hot Records 1995 UK

Continua il florilegio di nuove bands inglesi, molte delle quali rimangono fuori del circuito progressivo più comune. E' parzialmente il caso di questi REVELATION, band londinese che irrompe con un buon album che musicalmente poco ha a che vedere col new-Prog; non a caso l'etichetta che li ha messi sotto contratto è la stessa di David Cross. La musica che invece possiamo ascoltare su "Addicted", pur non essendo certo prettamente originale, consente di apprezzare un rock energico e dai canoni non molto comuni, specialmente per un gruppo inglese. Niente d'eccezionale, intendiamoci, però quel suono ruvido, vagamente jazzato, con esplosioni molto Yes-style e partì più rilassate... beh, può stregarvi positivamente ma anche lasciarvi indifferenti. Io preferisco scegliere una via di mezzo: pur riconoscendo un certo coraggio alla band ed un certo merito per una proposta che esca un po' fuori dall'ordinario, devo anche riconoscere che le 7 tracce che qui troviamo mancano del quid in più che potrebbe elevarle ad un rango superiore. Venendo più specificatamente all'album, esso consta appunto di 7 tracce, qualcuna delle quali della durata di una decina di minuti. Non riesco a capire il senso di un brano come "Jack the lad", più simile allo swing che altro, ma per il resto vale il discorso fatto sopra, con menzione particolare per l'opener "Jack's in the box" e per l'ottima "Wicked woman". Si tratta dunque di un buon album che presenta sicuramente dei buoni momenti, specialmente quelli in cui la ritmica si fa un po' più tirata, ad altri in cui la musica non vola, e di conseguenza il pezzo non decolla...

 

Alberto Nucci

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